Due denunciati per tentato furto, un arresto per espiazione pena, e un arresto per aggravamento di misura cautelare. Super lavoro per i poliziotti del Commissariato di Canicattì, guidati dal dirigente Cesare Castelli. Lo scorso mese di settembre, approfittando dell’assenza temporanea dei proprietari, si erano introdotti in un’abitazione di Canicattì, passando da una persiana da questi divelta, al fine di perpetrare un furto. Dopo aver messo a soqquadro le stanze i malviventi non erano riusciti a rubare alcun oggetto.
I poliziotti del Commissariato di Canicattì, dopo alcune indagini, e con l’aiuto delle immagini della videosorveglianza, sono riusciti ad individuare i due malfattori che, accompagnati da un complice, a bordo di un’autovettura di colore scuro, avevano tentato di mettere a segno un furto.
Si tratta di due uomini, identificati e denunciati, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, per il reato di tentato furto in concorso.
E sempre a Canicattì, gli agenti del locale Commissariato hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, a carico del canicattinese T.V., 40 anni, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, poiché dovrà espiare la pena residua di 2 anni, 10 mesi e e 6 giorni di reclusione, oltre al pagamento della multa di 1.000 euro, con pena accessoria della interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, per reiterati reati di rapina in concorso, porto di armi od oggetti atti ad offendere perpetrati ai danni del titolare di un esercizio di rivendita tabacchi.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa circondariale di Sciacca.
Inoltre gli uomini del Commissariato hanno tratto in arresto P.G., 19 anni, in atto sottoposto a misura di sicurezza presso una comunità di Canicattì, in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura di sicurezza del collocamento in comunità, con la custodia cautelare in carcere, per la durata di 30 giorni.
Il giovane, già gravato da diversi pregiudizi di polizia per furto aggravato e lesioni, durante l’espiazione della suddetta misura in comunità aveva manifestato comportamenti aggressivi e minacciosi, nei confronti degli operatori della struttura, rendendosi inoltre protagonista di numerosi allontanamenti arbitrari.
Dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento.
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