Addio al reddito di cittadinanza: nuove direttive per chi è occupabile e ha perso il sostegno
In una conversazione intensa e franca, abbiamo avuto l’opportunità di approfondire le sfide e le iniziative che stanno caratterizzando l’impegno dell’Assessorato ai servizi sociali del Comune di Agrigento, guidato dall’Assessore Marco Vullo. L’obiettivo è stato fornire una panoramica chiara e dettagliata dell’attuale scenario sociale e delle misure adottate per rispondere alle crescenti esigenze dei cittadini.
Assessore Vullo, la situazione sociale attuale sembra richiedere un’attenzione particolare. Quali sono state le principali sfide che il vostro Assessorato ha dovuto affrontare di recente?
In effetti, viviamo in un momento in cui l’allarme sociale è in aumento e i bisogni della nostra comunità si fanno sempre più pressanti. I nostri uffici sono stati presi d’assalto da persone bisognose che cercano risposte e soluzioni. Questa situazione, in un contesto già complesso, ha spinto il nostro Assessorato a mobilitarsi in modo significativo.
In che modo avete affrontato queste sfide?
Abbiamo adottato un approccio strategico e proattivo. Abbiamo compreso l’importanza di fornire informazioni chiare e tempestive alla cittadinanza. Per questo motivo, ho convocato una conferenza stampa in pieno agosto, un momento in cui le persone tendono a cercare rassicurazioni e chiarezza. La nostra priorità è stata fornire dettagli importanti sulle misure adottate e sulle nuove normative per garantire che i cittadini siano ben informati e consapevoli delle opzioni a loro disposizione.
Parlando di misure specifiche, potrebbe condividere alcuni dettagli sulla gestione del Reddito di Cittadinanza e delle misure di sostegno al reddito?
Abbiamo affrontato le recenti novità normative con serietà e impegno. È stato comunicato che dal primo gennaio 2024 verrà introdotto il nuovo Assegno di Inclusione (ADI). Inoltre, stiamo lanciando il Supporto Formazione Lavoro (SSL) a partire dal primo settembre, offrendo una soluzione di inserimento lavorativo per coloro che ricevono il Reddito di Cittadinanza. È importante notare che la presa in carico di questo percorso avverrà in modo mirato per ottimizzare le risorse disponibili.
Potrebbe fornire ulteriori dettagli sul ruolo del Comune e sulle iniziative intraprese per rispondere alle esigenze della comunità?
Abbiamo chiarito che il nostro settore dei servizi sociali si occuperà in modo specifico dei casi fragili, degli over 60 e di coloro che hanno figli minori. Per evitare sovraccarichi, invitiamo coloro che non rientrano in queste categorie a rivolgersi al Centro per l’Impiego di Via Acrone. L’obiettivo è ottimizzare le risorse per offrire il massimo sostegno possibile.
Un punto chiave sembra essere il coinvolgimento dei cittadini nel processo. Cosa sta facendo il Comune in tal senso?
Assolutamente, il coinvolgimento attivo dei cittadini è essenziale. Abbiamo avviato una significativa iniziativa attraverso i Progetti di Utilità Collettiva (Puc). Abbiamo selezionato con cura i primi 70 partecipanti, noti come “pucchisti”, che stanno già contribuendo attivamente ai progetti di spazzamento e decoro urbano. Questi sforzi avranno un impatto tangibile sulla nostra comunità, poiché prevediamo di aumentare il numero dei partecipanti a 140 entro la fine dell’anno.
Quali sono i dettagli sulla Carta Sociale e sull’approccio del Comune nei confronti di questa iniziativa?
Abbiamo assegnato finora ben 1632 carte sociali agli uffici comunali. Il ritiro delle carte avviene presso gli sportelli di Poste Italiane, in linea con una procedura nazionale gestita principalmente dall’INPS. Il nostro ruolo si è concentrato sulla condivisione di dati di residenza e informazioni sui nuclei familiari, garantendo una corretta gestione attraverso controlli anagrafici accurati.
Assessore Vullo, si è appreso che il Reddito di Cittadinanza è stato revocato per 2.986 abitanti di Agrigento, aggravando la già precaria situazione economica della provincia. Questo provvedimento potrebbe scatenare proteste e mettere a rischio i servizi sociali dei Comuni. Qual è la sua opinione su questa situazione e come si intende affrontarla?
È indubbio che la revoca del Reddito di Cittadinanza abbia avuto un impatto significativo su numerosi abitanti della provincia di Agrigento. Tuttavia, è importante sottolineare che il Ministero competente ha fornito chiarimenti in merito. I nuclei familiari interessati dalla revoca, composti da membri in età da lavoro fra i 18 e i 59 anni, sono invitati a rivolgersi ai Centri per l’Impiego. La collaborazione con le sedi territoriali dell’Inps è stata avviata in diverse regioni, e ciò rappresenta un passo importante verso la gestione di questa situazione. Il nostro impegno rimane saldo nell’affrontare queste sfide con responsabilità e attenzione. È fondamentale unire le forze e collaborare con le istituzioni competenti per garantire il benessere dei nostri cittadini e la stabilità della comunità nel suo complesso.
In chiusura, qual è il messaggio chiave che vorrebbe trasmettere alla comunità?
Voglio sottolineare che il settore sociale è impegnato a rispondere alle esigenze dei cittadini con dedizione e concretezza. Il nostro obiettivo è fornire risposte concrete e supporto in ogni aspetto del welfare previsto dalle leggi. Siamo qui per affrontare le sfide attuali e lavoriamo incessantemente per il bene della comunità.
Nota: Questa intervista è basata su informazioni fornite da Marco Vullo, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Agrigento, e mira a fornire una panoramica obiettiva delle iniziative intraprese dall’Assessorato.
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