L’Operetta, prodotta dal Teatro Massimo di Palermo, ha confermato il suo successo anche ad Agrigento.
-di Calogero Longo- Lo scorso fine settimana, il Teatro Pirandello di Agrigento ha aperto le sue porte alla nuova stagione 2017-2018. Ad inaugurarla è stata l’operetta “La Duchessa di Chicago” di Emmerich Kalman con la regia di Umberto Scida, riconfermando il successo ottenuto in passato nei vari teatri italiani. È un’ operetta in 2 atti, comicissima intrisa di melodie sognanti e frizzanti, degna di attenzione. Si tratta di un musical con i valzer intessuti di un dolce canto intersecati nel movimento frenetico del charleston e dello shimmy generando un trionfo tra il pubblico. La vicenda ruota attorno alla figura della giovane americana Mary Lloyd (Isadora Agrifoglio) che scommette con le altolocate e ricche amiche del circolo esclusivo da lei frequentato (Il club delle giovane eccentriche) chi fra loro saprà acquistare la cosa più costosa reperibile in Europa. Nel frattempo, proprio in Europa, lo Stato della Sylvaria è sull’orlo della bancarotta. Il principe Sandor Boris (il tenore Domingo) e i suoi ministri con il re Pancrazio cercano di tenere tranquilla la popolazione combinando un matrimonio tra teste coronate. Il principe decide così di fidanzarsi, sia pure in assenza di un vero sentimento, con l’amica di vecchia data, la principessa Rosemarie di Morenia. Intanto, la miliardaria Mary arriva in Europa e venuta a conoscenza della situazione economica dello Stato di Sylvaria, si offre di comprare il Palazzo Reale. Ma la duchessa innamoratasi del principe non si accontenta solo di appropriarsi della reggia perché vorrà impatronirsi anche del suo cuore. Mentre Mary e il principe continuano a litigare a proposito dei rispettivi gusti in fatto di ballo ( lui portato al valzer , lei con una grande passione per il charleston) alla fine anche Sandor corrisponderà tale sentimento. Intanto la principessa Rosemarie e il segretario di Miss Lloyd: Mister James Bondy –Umberto Scida( con il titolo di conte conferitogli dal re) si uniranno in matrimonio. Il lieto fine ha un classico finale in happy end tipico dello stile americano. Fra un valzer viennese ed un charleston , l’amore trionfa e il compromesso finale verrà trovato su un ballo di fox-trot. Uno spettacolo prodotto dalla Compagnia di Operetta del Teatro Massimo di Palermo per la regia di Umberto Scida, diretto da Aldo Morgante, con il direttore d’orchestra Diego Cristofaro e le coreografie di Stefania Cotroneo. Il prossimo appuntamento al teatro Pirandello sarà sabato 25 e domenica 26 novembre con la commedia ” Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo.
Calogero Longo
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp