Era il 18 maggio 2017 quando una studentessa agrigentina decise di togliersi la vita lanciandosi nel vuoto alla Rupe Atenea. Giorni addietro, secondo la Procura di Palermo, l’agghiacciante verità: è stata costretta a fare sesso di gruppo e filmare le scene. Domenica mattina, 19 febbraio, alle 9:30, l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Agrigento, insieme con il sindaco Miccichè, deporrà un mazzo di fiori alla Rupe Atenea, nel luogo in cui la ragazza diciassettenne si tolse la vita, lanciando così un segnale di solidarietà e contro la violenza, affinché atti del genere non abbiano più a ripetersi. Presente alla deposizione del mazzo di fiori, oltre a un nutrito gruppo di ragazzi, anche una delegazione del liceo scientifico “Leonardo”. La partecipazione all’iniziativa di Omceo Agrigento è aperta a tutta la cittadinanza.
Un suicidio annunciato in uno straziante post pubblicato su Facebook. “Nessuno di voi – scrisse su Facebook la ragazza – sa e saprà mai con cosa ho dovuto convivere da un periodo a questa parte. Quello che mi è successo non poteva essere detto, io non potevo e questo segreto dentro di me mi sta divorando. Non sono una persona che molla, una persona debole, io sono prepotente, voglio cadere sempre in piedi e voglio sempre averla vinta, ma questa volta non posso lottare, perché non potrò averla vinta mai, come però non posso continuare a vivere così, anzi a fingere così…”.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp