
Agrigento: Passioni, canto e preghiere. Successo dell’ OpenSpace Theater per la performance Teatro-Concerto allo Spazio Temenos con “Canti, Cuntu e Focu della Sicilia Bella”
Si è svolto venerdì 23 Marzo presso lo Spazio Temenos-Chiesa San Pietro, “Canti, Cuntu e Focu della Sicilia Bella”, protagonista Ilaria Bordenca, dell’OpenSpace Theater (che firma la regia e l’ adattamento). Sul palco personaggi che, su note di un vento musicale, sussurrano passioni, canti e preghiere.
“Canti Cuntu e Focu della Sicilia Bella” con la partecipazione di:
Ilaria Bordenca(Regia e Adattamento)
Fabio Gueli
Graziano Mossuto
Fabrizio Campo
Coro-Cantanti diretto da Ina Infurna: Adriano Miceli, Manuela Sansone, Enza Zambito, Francesco Infurna, Chiara Grilletto, Francesco Nobile, Asia Agro’, Alessia Peritore, Simona Scibetta, Alida Pedalino, Alison Nicoletti.
“Canti, Cuntu e Focu della Sicilia Bella” nasce nel 2015, da un progetto più ampio di spettacolo itinerante, “Girgenti Amuni”, che prevede un percorso passando in vari punti della città di Agrigento, dalla Cattedrale, fino ad arrivare in fondo Valle dei Templi, al Giardino Kolymbetra, e a cui ha assistito un pubblico proveniente da tutta la Sicilia, e dall’Italia.
Nel 2016 viene richiesto in varie parti della Sicilia, e lo spettacolo prende un’altra forma, prendendo il nome di “Canti, Cuntu e Focu della Sicilia Bella”. Lo spettacolo nel 2016 ha rappresentato, con grande successo, l’Anniversario di “Sicilia in Europa” al Castello di Racconigi in Piemonte.
Questo spettacolo ha messo in luce i sentimenti contrastanti e dissonanti di amore ed odio da parte dei siciliani verso la Sicilia. Una performance che mette in evidenza un popolo di Sicilia, che si identifica tra la Malarazza ed un poetico Colapesce, tra chi distrugge la Sicilia e chi ancora con tenacia e consistenza tiene le sue sorti.
Si è trattato di uno spettacolo – concerto che spazia dalla musica al teatro, al canto, fino all’arte circense; un connubio di arti che racconta la terra di Sicilia e il popolo di Sicilia come metafora di un più vasto Macro-Cosmo, la Sicilia come metafora dei vari dilemmi esistenziali. Un adattamento e un collage dei testi cucito con arte sopraffina.
Foto e Testo
Calogero Longo
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