Il piano sull’ordine e la sicurezza pubblica, coordinato dal questore di Agrigento Tommaso Palumbo, anche nella seconda domenica di festa in onore di San Calogero, ha funzionato alla perfezione. Massiccio il dispiegamento di forze dell’ordine, diretto personalmente sul “campo” dal primo dirigente della Divisione Anticrimine, Giusy Interdonato, per una giornata che è trascorsa tutto sommato tranquilla senza particolari episodi.
Alle 12,58 di domenica, due minuti in anticipo rispetto all’orario previsto, il simulacro di San Calogero è uscito dal Santuario e come da tradizione, portato in processione a spalla dai devoti portatori per le vie del centro storico cittadino ma senza fedeli sul sagrato e lungo la scalinata per l’assoluto divieto di accedere all’interno del luogo sacro, di fatto un cantiere, interessato da lavori di riqualificazione.
Ecco perchè per motivi di sicurezza è stato creato un cordone di poliziotti, carabinieri, finanzieri, protezione civile e volontari dall’alta della scalinata così da permettere di lasciare l’area completamente libera. Sagrato e gradoni del Santuario sono rimasti quasi vuoti. Niente devoti, né tammurinara. Soltanto i portatori sono stati ammessi poche decine di minuti prima dell’uscita del Santo dal Santuario. Non tutti hanno capito e compreso la decisione. C’è stato qualche accenno di protesta ma tutto è finito lì.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp



