Istruzione gratuita, ovvero diritto allo studio, accesso alle attività complementari alla cultura, reddito di formazione sicurezza ed edilizia scolastica. Su questi temi, anche gli studenti di Agrigento, lo scorso venerdì 19 ottobre 2018, come in altre città d’Italia, sono scesi in piazza per una manifestazione organizzata dal sindacato studentesco Unione degli Studenti Agrigento (UdS) insieme alla collaborazione di alcuni rappresentanti d’istituto delle scuole, che vedeva come protagonisti gli studenti ed i loro bisogni.
Ecco la nota stampa diffusa dagli studenti: A partire dalla rivendicazione di una legge sul diritto allo studio assente in Sicilia che andrebbe a garantire:
Istruzione gratuita, così da garantire agli studenti e alle studentesse un percorso scolastico lineare senza gravare economicamente sulle famiglie;
Accesso ad attività trasversali alla cultura come ad esempio teatro e cinema a prezzi accessibili utili alla formazione di un pensiero critico.
Reddito di formazione, per permettere a chiunque di poter scegliere di studiare indipendentemente dalle condizioni economiche di partenza;
Edilizia scolastica, gli studenti vogliono che sull’edilizia scolastica si investino fondi reali, non solo promesse. Il 71% delle scuole in Italia non sono a norma di sicurezza ed il 40% di scuole in Italia non sono agibili.
Più nello specifico la situazione nell’agrigentino è particolarmente critica in diversi istituti.
“Quando entriamo a scuola vogliamo essere sicuri, non sicuri di morire!” esclamano gli studenti.
Copertura totale delle borse di studio, per l’eliminazione della figura dell’idoneo non beneficiario affinché sia garantito a tutti il diritto allo studio.
Codice etico in alternanza scuola-lavoro, ossia un patto che firma l’ente o l’azienda dove attesta che i lavoratori non vengano sfruttati, che non inquina l’ambiente e che non è legata alla criminalità organizzata.
La manifestazione ha visto una partecipazione massiccia da parte di diverse scuole superiori della provincia come: liceo scientifico e linguistico “Leonardo”, ITCET “Leonardo Sciascia”, liceo scientifico e delle scienze umane “Raffaello Politi”, ITC “Michele Foderà, I.P.S.E.O.A. “Gallo” Alberghiero, liceo scientifico e musicale “Ettore Majorana”, scuola professionale dei mestieri “Euroform”.
Il tutto si è svolto a partire da un corteo in piazza Cavour, per poi proseguire in una manifestazione e concludersi con un sit-in in Piazza Pirandello dove gli studenti hanno fatto diversi interventi.
Antonio Quartararo, studente del liceo “Leonardo”, ha parlato dell’importanza di investimenti solidi sull’edilizia scolastica e dei pericoli a cui ogni giorno sono soggetti tutti gli studenti.
Calogero Cumbo, neo rappresentante d’istituto del liceo Leonardo, ha parlato dell’importanza di scendere in piazza ed ha ringraziato tutti i presenti per la passione con cui si era svolta la manifestazione.
Fabrizio Montalbano, rappresentanza di consulta del liceo“R.Politi”, ha parlato dei bisogni inascoltati degli studenti e della mancanza di interesse sulle necessità del popolo studentesco italiano.
Domenico Giuffrè, studente del liceo “Leonardo” e coordinatore territoriale del sindacato studentesco Unione Degli Studenti, ha parlato della legge sulla
“Buona Scuola” e del decreto sulla “Sicurezza nelle Scuole”
Flavio Neri, rappresentante di consulta del liceo “Leonardo”, ha parlato dei diritti di tutti gli studenti.
Elisa Messina, candidata alla rappresentanza d’istituto del liceo “R.Politi” e responsabile dell’organizzazione territoriale del sindacato studentesco Unione Degli Studenti, ha parlato dell’importanza di far sentire il pensiero degli studenti a chi finora l’ha ignorato e dell’importanza di creare un futuro dove l’istituzione scolastica sia una priorità per la società.
A fronte dei grandi numeri si può affermare che lo stato di agitazione preceduto alla manifestazione è stato confermato dagli studenti.
Le rivendicazioni portate avanti sono importanti e la componente studentesca ha dimostrato di non volersi piegare alla totale indifferenza a queste tematiche. Possiamo dunque affermare che lo stato di agitazione permane e che a breve ci saranno altre mobilitazioni.
L’UdS Agrigento commenta l’evento di ieri:
“Da oggi lanciamo uno stato di agitazione costante da parte del popolo studentesco. Le nostre lotte non finiranno qui, il nostro pensiero deve essere ascoltato. Il Governo deve aprire gli occhi, l’Italia ha bisogno di una scossa. Noi non abbiamo paura del cambiamento.”