Alternanza scuola-lavoro
Gli studenti del Liceo Classico “Empedocle” ricevono l’Assessore Beniamino Biondi nella loro scuola e colgono l’occasione per approfondire un tema importante per Agrigento
Rigenerare bellezza nell’antica Girgenti
Nella giornata del 14 settembre gli studenti delle classi IIIB e IIIE del Liceo Classico “Empedocle” hanno avuto l’opportunità di incontrare l’Assessore del Comune di Agrigento Beniamino Biondi. Tra le varie tematiche che sono state affrontate durante l’incontro, quella che sicuramente è più cara alla cittadinanza è la rivalutazione del centro storico e dell’area urbana del comune. L’assessore ha infatti mostrato ai ragazzi quanto il territorio agrigentino e in particolar modo il centro storico della città siano ricchi di strutture architettoniche, di rilevante interesse storico e culturale, che riversano per la maggior parte in condizioni di abbandono. Strutture che, se opportunamente riqualificate, darebbero un valore aggiunto alla città, oltre a costituire un fattore determinante per la sua crescita economica e l’incremento del turismo.
L’assessore ha tra l’altro tenuto a precisare che proprio il centro storico, ora in stato di decadimento, fino agli anni ’60 del secolo scorso aveva rappresentato il cuore della città, ma che a seguito della frana del 19 luglio 1966 molti dei residenti nella zona avevano preferito trasferirsi nella parte periferica della città, che offriva maggiori prospettive abitative. Così anche a causa di altri fattori economici e sociali, la parte antica della città aveva conosciuto un progressivo spopolamento.
L’Amministrazione Comunale si è dimostrata risoluta nell’intenzione di ridare vita al centro storico. Alcune rimarchevoli iniziative sono già state avviate e molte altre sono oggetto di analisi proprio grazie all’intervento dell’assessore al Centro Storico Biondi.
Un intervento già messo in atto, ad esempio, è la riqualificazione del quartiere del Rabato e in particolar modo delle case trogloditiche in via Garibaldi. Infatti è stato istallato un sistema di illuminazione notturna all’interno delle costruzioni, in modo da valorizzare la pietra tufacea che le costituisce. L’assessore ha inoltre dichiarato: “Ho intenzione di sostituire i muretti di protezione con dei cancelletti di ferro e di creare dei giardini all’interno, piantando anche degli ulivi. E’ un passo importante per riqualificare questo quartiere”.
Sono in corso anche progetti per la restaurazione delle porte delle antiche mura di Agrigento, una fra tutte la “Porta dei Saccajoli” in via Empedocle e degli Ipogei di Girgenti per renderli fruibili ai cittadini in futuro.
Una proposta significativa volta alla valorizzazione del centro cittadino è inoltre quella di affidare le case pericolanti della zona a cittadini interessati per un prezzo irrisorio, affinché si impegnino a ristrutturarle adeguatamente, in modo da migliorare l’immagine della parte più antica della città e allontanare dal pensiero comune l’idea di un centro storico pericoloso e fatiscente. Questa soluzione è già stata sperimentata a Gangi, in provincia di Palermo, e ha riscosso molto successo. Nel centro del piccolo borgo, infatti, già 13 case sono state vendute e restaurate secondo questo sistema.
L’assessore ha affermato: “Questa iniziativa è interessante perché fa leva su un atto di liberalità e di generosità degli stessi cittadini. Si crea un vero e proprio rapporto triangolare tra i cittadini interessati a rendere disponibile il proprio immobile ad altri privati che hanno ugualmente manifestato interesse a ristrutturare tale costruzione e il Comune che funge da mediatore. In questo modo le famiglie fanno un vero e proprio dono alla città […] perché il recupero e la ristrutturazione di queste case serve a rigenerare bellezza all’interno dei nostri centri storici, ma consente anche ad altre famiglie di potere pensare di vivere nel cuore più antico della loro città. A Gangi quest’iniziativa ha avuto successo, anche noi come Assessorato al Centro Storico stiamo facendo una serie di verifiche di ordine soprattutto giuridico, affinché si possa portare avanti questa grande iniziativa”.
Una proposta che certamente non appare semplice da mettere in atto, considerando soprattutto il fatto che la maggior parte degli immobili del centro storico agrigentino non è di proprietà comunale, ma appartiene a privati e trattandosi di costruzioni antiche, spesso, molti individui di una stessa famiglia risultano proprietari di una parte dello stesso immobile. Le difficoltà logistiche nel gestire la donazione di un edificio in tali condizioni, emergono allora chiaramente.
Si tratta ad ogni modo di un progetto ambizioso, che se portato a compimento, farà ritornare il centro storico ad essere il cuore vivo e dinamico della città, come una volta.
Federica Farruggia – Simone Zambuto (III B)