Era il 3 ottobre 2013, quando un barcone carico di migranti provenienti quasi tutti dall’Eritrea si inabissò davanti all’Isola dei Conigli, nella più grande delle Pelagie. 368 persone persero la vita in quella che è diventata la più grande tragedia che Lampedusa ricordi. Oggi in quell’isola si ricorda la tragedia,per ricordare non soltanto le vittime di quel naufragio, ma anche le migliaia di migranti che attraversano il mare per cercare la propria salvezza. Alla cerimonia sarà presente il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
“Dalla Ue ci aspettiamo che la solidarietà si estenda nei confronti dell’Italia, della Grecia e di tutte le Lampedusa del Mediterraneo. Sbrigatevi perché il prezzo delle politiche di chiusura lo pagano anche comunità come quelle della nostra isola”. E’ l’appello lanciato proprio dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini alla vigilia della Prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.
Anche Gentiloni, esprimendo soddisfazione per il fallimento del referendum turco sulle quote per i migranti, ha spiegato che “se l’Europa non si dimostra all’altezza di rispondere a un problema come l’immigrazione, alla fine non ce la farà per tante ragioni”. Poi ha ricordato che Lampedusa “è un simbolo positivo per tutta l’Europa”.