I colpi esplosi contro la facciata di un’abitazione di proprietà di un nucleo familiare di Porto Empedocle, i cui componenti sono tutti incensurati: chi ha sparato lo ha fatto con un fucile d’assalto AK-47, verosimilmente, un Kalashnikov. Il grave fatto è accaduto, ieri notte, nel popoloso quartiere di contrada “Ciuccafa”. Dai carabinieri di Agrigento che si stanno occupando delle indagini non filtra alcuna indiscrezione. Da chiarire le cause che hanno portato ignoti delinquenti a sparare contro l’immobile. Al momento non esiste alcun elemento, che possa indirizzare le indagini nella direzione giusta. Appena lo scorso 19 giugno, sempre a Porto Empedocle, la micidiale arma da sparo (la stessa?) era stata utilizzata per esplodere una trentina di colpi contro le vetrate di un panificio. I proiettili allora colpirono anche due auto e il prospetto di una palazzina. E anche di queste indagini si stanno occupando i carabinieri.
Episodi gravi che da qualche mese stanno mettendo letteralmente a “ferro e fuoco” Porto Empedocle. Decine di macchine bruciate, spari contro le attività commerciali, contro le facciate delle abitazioni e le auto in sosta. Il prefetto di Agrigento, proprio su quanto accaduto a Porto Empedocle, ha fissato una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per far sentire la presenza dello Stato ai cittadini.
“I colpi d’arma da fuoco esplosi contro la facciata di un’abitazione di contrada Ciuccafa a Porto Empedocle, rappresentano una preoccupante escalation criminale in quest’ultimo mese – afferma in una nota la deputata del M5S Ida Carmina -. Addirittura si parla dell’utilizzo di un Kalashnikov, fucile d’assalto AK-47, da 600 colpi al minuto. Un’ arma usata per le stragi. Un clima di piombo che riporta la città a dinamiche di terrore che tutti speravamo di aver definitivamente superato. Bisogna agire, immediatamente. Presenterò al più presto una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno per chiedergli cosa il governo ha intenzione di fare per ripristinare quanto prima uno stato di legalità nella zona. Porto Empedocle è la comunità a cui appartengo, la città nella quale sono stata sindaco. Da parlamentare farò tutto il possibile affinché le istituzioni agiscano senza indugi per restituire la serenità e la sicurezza che i cittadini onesti di questa terra meritano”.
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