Intervista all’ex sindaco di Agrigento Calogero Sodano: “Agrigento necessita di attenzione e forse di più affetto”.
Calogero Sodano è stato il primo sindaco eletto direttamente dal popolo nel 1993, fu sindaco di Agrigento per due legislature, ricandidato e riconfermato nel 2001. Poi la sua carriera lo porta a Roma, diventa Senatore della Repubblica dal 2001 al 2006. Negli anni sono cambiate molte cose ad Agrigento, una vera e propria trasformazione. L’ex sindaco, così, dichiara “La città agli occhi di molti, ma anche ai miei, è una città trasandata, poco curata, necessita di attenzione e forse di più affetto” aggiungendo che ciò di cui Agrigento ha bisogno è soprattutto “buona e sana amministrazione”.
La riforma sull’elezione popolare del sindaco sembrò, ai tempi, un toccasana per garantire la durata del mandato, col passare del tempo si pensa ancora così?
“Una legge straordinaria. Sono sempre stato convinto che la parola al popolo sia buona cosa, è la democrazia direbbe Rousseau, il vero problema è che la gente quando va a votare deve votare bene”.
Riguardo il rischio dissesto e la triste situazione in cui versano le casse comunali chiarisce che al comune di Agrigento non ci sono mai stati molti soldi: “non è una città ricca… ma credo che bisogna cercare i finanziamenti…” aggiungendo “noi preparammo decine e decine di progetti ai lavori pubblici ed altri settori che sono arrivati, magari sono arrivati con l’amministrazione successiva ma sono arrivati”.
Riguardo la raccolta differenziata?
“voglio essere chiaro, il servizio è pessimo. La differenziata si fa in tante altre città, anche grandi come Milano, e le città sono pulite; sono andato a Caltanissetta in questi giorni e la città era pulita, mi sono vergognato di essere cittadino agrigentino”. Ma aggiunge “Una buona parte di cittadini sono pessimi tanto quanto il servizio. Quando un luogo è pulito è difficile che qualcuno andrà a sporcare”.
Nella primavera dell’anno prossimo si andrà a votare, l’attuale sindaco si ricandiderà, cosa ne pensa?
“Non mi sembra giusto giudicare il sindaco attuale ma ci sono cose che al momento non funzionano; Agrigento è una città difficile da amministrare ma se si vuole bene si può fare qualcosa di più”.
Voci sulla possibile candidatura?
“Al momento no, ma potrei anche decidere diversamente”.
Suo figlio?
“Ha fatto una bella esperienza, ma il M5S è stato uragano, nonostante tutto ha preso 14 000 voti di cui 4000 in città, è stato un successo. Adesso fa l’avvocato e preferisce così.”
Un consiglio a chi si candiderà a sindaco?
“Voler bene a questa città”.
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