“Apprendo con sollievo della sospensione delle esercitazioni militari nell’area naturale di Punta Bianca ad Agrigento. Giorni fa, il reparto ambientale dei Carabinieri ha trovato tracce di metalli pesanti nell’area e disposto la cessazione di ogni attività.” Lo dice il deputato nazionale, Michele Sodano che continua: “È un primo passo verso la giustizia, in una battaglia che conduco da quando, un anno fa, ho presentato un’interrogazione parlamentare sulla demilitarizzazione dell’area ai Ministeri della Transizione Ecologica e della Difesa, con le firme delle colleghe Doriana Sarli, Guia Termini e Elisa Siragusa.
Sono noti, da tempo, tanto il pericolo di erosione del litorale quanto lo sgretolamento della marna bianca, materiale caratteristico di cui è costituito questo litorale eccezionale. Eppure, da sessant’anni a questa parte, nel poligono di Drasy adiacente a quest’area, l’Esercito svolge le sue regolari esercitazioni, svelando quanta considerazione lo Stato italiano possieda delle risorse paesaggistiche, naturali e quindi turistiche della Sicilia. Adesso si aggiunge la scoperta di metalli pesanti, come polveri da sparo e piombo, responsabili di danni irreparabili a fauna e flora, dell’aumento della salinità delle acque e dell’avvelenamento del suolo.
Associazioni ambientaliste e comitati cittadini chiedono, da anni, l’istituzione di una riserva protetta, così da metterla al sicuro tanto dalle speculazioni edilizie, di cui la zona è stata oggetto, quanto alle esercitazioni del nostro Esercito. Punta Bianca va preservata a ogni costo, e per questo chiedo, finalmente, che Governo e ministeri competenti assumano su questo argomento una posizione inequivocabile.
Ricorrerò ancora a tutti gli strumenti di cui dispongo: presenterò una nuova interrogazione parlamentare per chiedere al Ministero della Difesa di risarcire i danni causati nel corso di tutti questi anni, rilanciando una richiesta già avanzata dall’Eurodeputato Ignazio Corrao”.
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