
Sciopero alla Ecoface Industry srl, il comunicato a firma di Manlio Cardella, segretario Regionale Confael:
Lavoratori dell’azienda Ecoface Industry srl, con sede in Campobello di Licata, autorizzata dal Dipartimento Regionale Rifiuti – Ass.reg.le Energia, a svolgere presso l’ impianto di Ravanusa Area del Salso ex ASI, attività di selezione automatizzata di messa in riserva, scambio e recupero rifiuti, provenienti da raccolta differenziata, incrociano le braccia.
Ad annunciarlo è stato Manlio Cardella, segretario della Cofael, che ha diffuso foto e testi. Ad ammassare i rifiuti differenziati presso tale impianto – dice tra l’altro Cardella – sono numerosi Enti locali della Regione Sicilia, tra i quali Agrigento, Canicattì–Camastra, Casteltermini, Raffadali, Palma di Montechiaro, Campobello di Licata, Sommatino, Delia, Gela, Niscemi etc. i cui relativi costi d’esercizio sono a carico pertanto della collettività. L’impianto di Ravanusa fino al 29 aprile constava di n.12 lavoratori assunti a tempo indeterminato ai quali si aggiungono n.11 lavoratori, a contratto di somministrazione, forniti da Agenzia per il Lavoro, che vede l’Ecoface Industry utilizzatore di tale manodopera per le lavorazioni cui sopra indicate.
Con l’azione di sciopero i lavoratori e il sindacato Confael – afferma Cardella – rivendicano “ tutela e rappresentanza sindacale, rispettosa della volontà dei lavoratori, l’applicazione del CCNL FISE e non quello tutt’ora in uso alle cooperative di servizi di pulizia, regolarità salari, buste paga arretrate, ferie maturate e non godute, lavoro straordinario, ed ancora, salubrità ambienti di lavoro , igienicità servizi sanitari spesso senza acqua, prevenzione e sicurezza, nonchè DPI oadeguati alla pericolosità dei materiali, con rischi di potenziale esposizione a infezioni di varia natura nonché di punture per la presenza di siringhe. Sussistono anche rischi di inquinamento ambientale, vista l’esposizione alle intemperie di notevoli quantità di rifiuti ammassati all’esterno dell’impianto.”