Oggi 5 ottobre, giornata dell’insegnante, la Polizia di Stato, in particolare la Polizia Postale, ha proposto alle classi quinte della scuola primaria Esseneto di Agrigento, diretta dal Dirigente, Brigida Lombardi, un’attività sul tema della sicurezza on line.
I social network sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei bambini, l’abbiamo visto in occasione della DAD, sono numerosissimi i bambini che hanno acquisito, in pochi mesi, una dimestichezza maggiore nell’uso di tablet e smartphone. “L’obiettivo dell’attività – dice il dirigente- è insegnare ai bambini a sfruttare le potenzialità comunicative del web senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri. La proposta è stata accolta con grande entusiasmo perché i bambini più piccoli che si approcciano alla rete, rivelano la loro forte fragilità per inesperienza e per una profonda suggestionabilità che li espone, inevitabilmente, al rischio di essere vittime di cyberbullismo.
Un esperto della Polizia Postale, preparato e con grande capacità comunicativa, ha saputo intrattenere gli alunni sulla tematica per aiutarli ad “aprire gli occhi” sulla possibilità di esserne vittime.”
Nel corso dell’incontro è stato distribuito il libro dal titolo: “Interland: avventure digitali-in viaggio con il nonno alla scoperta del web” dedicato ai bambini e alle famiglie. Il volume è un progetto di Google realizzato insieme alla Polizia di Stato, Fondazione Mondo Digitale e Altoconsumo ed è la storia di un nonno e due nipotini che compiono un viaggio attraverso i “quattro Regni di Interland” alla ricerca di un regalo nascosto. Nel corso del viaggio, i protagonisti dovranno affrontare alcune sfide e incidenti legati alla privacy online, etc., vengono dati preziosi insegnamenti e consigli. Lo scopo è quello di aiutare in modo coinvolgente e divertente bambini e ragazzi, insieme a docenti e genitori, a diventare cittadini digitali responsabili.