Cerimonia d’insediamento, presso l’Aula Livatino del Tribunale di Agrigento, del neo procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, dinnanzi il collegio penale presieduto dal presidente del tribunale Pietro Maria Falcone. La cerimonia segue la nomina da parte del Csm.
Vella, nel suo discorso iniziale, ha sottolineato le difficoltà che hanno portato alla sua nomina: “A volte è necessario il calvario per potere gioire fino in fondo. Sono il sudore e la fatica che ci danno il senso del traguardo raggiunto. Il dolore è un grande maestro così come la fatica”– ha dichiarato con profonda emozione.
“Ci chiamano– ha continuato- procuratori della Repubblica perché siamo chiamati a servirla e anche se in questa provincia ci sono gruppi di potere rapaci con pezzi delle istituzioni deviate, mi rivolgo a loro: sappiate che non ci stancheremo di lavorare per stanarvi».
Il neo Procuratore di Agrigento non ha mancato di rivolgere dei ringraziamenti, dai colleghi, ai definiti «maestri» come Dino Petralia e Alberto Bellet, agli ex vertici dell’ufficio Renato Di Natale e Ignazio Fonzo, alle forze dell’ordine, alle diverse associazioni di volontariato che insistono sul nostro territorio ed anche all’ex imprenditore e testimone di giustizia Ignazio Cutrò, presente tra gli altri alla cerimonia.
Vella si è dichiarato inoltre orgoglioso di far parte della Procura della Repubblica di Agrigento, di avere a fianco un procuratore come Luigi Patronaggio e colleghi in gamba. Allo stesso tempo, però, si è detto consapevole di lavorare in una terra difficile, “che vede non soltanto la presenza di una criminalità armata e violenta, ma anche gruppi di potere illecito organizzati e rapaci, pericolosi perché hanno agganci illegali anche con uomini delle istituzioni, servitori infedeli del nostro Stato”. E proprio a loro ha rivolto un appello: “Noi non abbiamo paura. Continueremo a lavorare con serenità e coscienza. Ma nessuna porta di nessun tempio ci fermerà. Non siamo i depositari della verità, il nostro lavoro è sempre dinanzi agli occhi di tutti e sempre può, anzi, deve essere criticato quando è il caso. Ma la nostra unica guida saranno le leggi della Repubblica e la nostra coscienza di uomini e donne libere”. Salvatore Vella, in passato ha lavorato alla Procura di Sciacca e alla Dda di Palermo.