Si getta in mare dalla “Moby Zazà”, e poche ore dopo viene recuperato cadavere vicino alla foce del fiume Naro. Un giovane tunisino di 28 anni, ha perso la vita questa mattina all’alba. Si trovava sulla nave quarantena, ferma da ieri mattina di fronte il porto di Porto Empedocle. La Procura della Repubblica di Agrigento, con il sostituto Sara Varazi, ha aperto un fascicolo d’inchiesta.
A dare l’allarme alcuni suoi compagni. Immediato è scattato il piano di ricerche a cui hanno preso la la Guardia di finanza e la Capitaneria di porto di porto Empedocle, con l’ausilio di motovedette. In volo anche un elicottero e un aereo della Guardia costiera.
In mattinata il corpo privo di vita del tunisino è stato trovato nei pressi della foce del fiume Naro. Il mare agitato lo aveva trascinato fino sulla terraferma. La salma è stata recuperata e portata al porto. La Procura di Agrigento ha incaricato la Guardia di finanza di occuparsi delle indagini.
Nessun dubbio che l’immigrato abbia deciso di gettarsi in acqua, per cercare di raggiungere a nuoto la costa agrigentina, prima di lasciare l’imbarcazione aveva indossato un giubbotto di salvataggio.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp