“Non sono emersi profili di responsabilità attiva o omissiva da parte di nessuno, appare verosimile che il migrante si sia gettato in mare con un giubbotto di salvataggio per guadagnare la fuga”.
Il pubblico ministero Sara Varazi ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, avviata a carico di ignoti, sulla tragedia, avvenuta il 20 maggio dell’anno scorso sulla nave quarantena “Moby Zazà”, al largo di Porto Empedocle, dove un migrante tunisino si è gettato dal traghetto ed è morto.
Il corpo del migrante venne ritrovato dopo alcune ore. La Procura aveva aperto un fascicolo ipotizzando il reato di istigazione o aiuto al suicidio. A bordo c’erano oltre cento migranti in quarantena.