Sciabbarrà è anche indagato per danneggiamento al patrimonio
archeologico e artistico.
Ferdinando Sciabbarrà, come apprende l’Adnkronos, è anche indagato per danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale “per non avere impedito in qualità di possessore di fatto del sito il danneggiamento e il deterioramento del sito” di Scala dei Turchi. Per il Procuratore Luigi Patronaggio “le condotte di Ciabbarrà si sono protratte attraverso atti giuridici e rivendicazioni della proprietà, almeno fino all’ottobre 2019, data in cui ha tentato di concludere con il Comune di Realmonte l’accordo di sfruttamento del sito”, come scrive nel provvedimento di sequestro di Scala dei Turchi, “Vanno poi aggiunti i tentativi da parte dell’indagato di perimetrare il sito con apposizione di paletti e cartelli”.
Sequestro Scala dei turchi: assessore, ora progetto tutela
“La decisione della Procura della Repubblica di Agrigento pone fine alla annosa controversia tra il Comune di Realmonte ed il presunto proprietario della Scala dei Turchi, bene naturale che da tempo la Regione ha sottoposto a vincolo paesaggistico”. Lo dice l’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro, commentando il provvedimento di sequestro dell’area del litorale agrigentino. “Adesso – continua – ci sono tutte le condizioni per elaborare e finanziare un progetto di tutela e, al tempo stesso, regolamentare la fruizione di uno dei tratti di costa piu’ suggestivi dell’Isola, coniugando il diritto del visitatore con la conseguente esigenza della salvaguardia dell’area.
La riservatezza che imponeva l’indagine della magistratura in corso, scrive l’ANSA, ha suggerito al governo regionale di non replicare alle provocatorie dichiarazioni di chi, spesso, piu’ che badare agli interessi generali, sembra salvaguardare solo i propri. Nelle scorse settimane, a Palazzo Orleans, il presidente della Regione Nello Musumeci aveva gia’ incontrato i rappresentanti locali ed i tecnici per delineare un percorso virtuoso con l’obiettivo finale dell’apposizione del vincolo sulla spiaggia, ma anche per l’adozione di tutte le iniziative utili a proteggere la scogliera di marna bianca”.
Sindaco, e’ un bene pubblico.
“Sapevamo, come tutti, che la Procura stava indagando, ma certamente non immaginavamo che ci fosse il provvedimento di sequestro pronto. Da quello che ho capito, pare che si vada nella direzione auspicata dal Comune di Realmonte: affermare che la Scala dei Turchi e’ pubblica e non appartiene ad un privato”. Lo ha detto il sindaco di Realmonte (Ag), Lillo Zicari, dopo che la Guardia costiera di Porto Empedocle ha sequestrato la scogliera di marna bianca. “Qualche anno fa, organizzai una manifestazione pubblica portando sulla Scala dei Turchi i sindaci, i deputati. Siamo arrivati con le bandiere dello stato italiano e della regione affermando che la Scala apparteneva a tutti i cittadini. Nel 2017 abbiamo fatto un atto di citazione – ha spiegato Zicari – affermando che il bene e’ pubblico e sembra che si vada verso questa direzione”.
Lombardo, Procura arriva prima della politica.
“Ancora una volta la Procura arriva prima della politica…”. Lo ha detto all’Adnkronos Claudio Lombardo, Presidente di Mareamico che da mesi denuncia le condizioni della marna bianca, commentando il sequestro della Scala dei Turchi disposto dalla Procura di Agrigento. “Finalmente – dice Lombardo – si farà chiarezza e si utilizzeranno i luoghi come meritano”. E aggiunge: “Ora con l’area sotto sequestro partirà il processo di regolamentazione dell’area, finalmente”.
La notizia anche al Tg2, ecco il servizio video
Ancora sigilli alla Scala dei Turchi. Il sequestro disposto dalla procura di Agrigento che indaga per la “carente tutela del sito”, meta di migliaia di visitatori ogni anno. Il video