Botte da orbi all’hotspot di contrada “Imbriacola” a Lampedusa per una rissa fra migranti sudanesi del Nord e del Sud, quasi tutti minori. Almeno un centinaio i migranti coinvolti. A riportare la calma sono stati i poliziotti del Reparto Mobile e della Questura di Agrigento in servizio nella struttura di primissima accoglienza. I feriti sono una quindicina, tre dei quali, in maniera un po’ più seria, ma nessuno è in gravi condizioni. La maggior parte ha riportato ferite o contusioni alla testa perché c’è stata una fitta sassaiola. Un diciottenne, che ha riportato un grave trauma cranico, è stato trasferito con elisoccorso del 118 all’ospedale “San Giovanni di Dio”.
Ad un altro dei partecipanti sono stati applicati diversi punti di sutura alla testa: una pietrata gli ha provocato un brutto taglio. Tutti quanti sono stati portati all’infermeria dell’hotspot per essere medicati dai sanitari della Croce Rossa italiana. Cosa abbia innescato la scintilla iniziale non è chiaro, ma nelle ultime ore fra i migranti minorenni era cresciuto il malumore. Alcuni pare che siano ospiti della struttura da una ventina di giorni. Altri, da molto meno. Ma tutti, in questi giorni, hanno assistito al continuo, sistematico, trasferimento di migliaia di migranti arrivati dopo di loro.
Non è stato semplice spiegare loro che l’iter per accogliere i minorenni è differente rispetto a quello degli adulti che restano in hotspot per non più di 36 ore. I poliziotti della Questura di Agrigento stanno già visionando i filmati della videosorveglianza dell’hotspot. Le persone che hanno dato vita alla maxi rissa verranno denunciate. Per le lesioni personali i migranti potranno procedere a querela di parte. Al momento, i migranti minorenni ospiti della struttura sono 950.
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