Una vicenda che resta avvolta nel mistero. A 14 anni dalla scomparsa di Paola Casali, la casalinga 49enne di cui si persero le tracce a Licata il 20 febbraio 2011 le indagini dei carabinieri e della Procura di Agrigento, proseguono e ieri hanno visto un nuovo passaggio: l’interrogatorio dell’unico indagato per omicidio, un sessantenne originario della Sicilia ma residente da anni in Toscana nell’Aretino. L’uomo, presentatosi con il suo legale di fiducia, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Quella domenica di febbraio Paola Casali si trovava a Licata per trascorrere qualche giorno di vacanza con il nuovo compagno.
In mattinata aveva telefonato alla figlia maggiore chiedendole di firmare un prestito da 5 mila euro, una richiesta che lasciò perplessa la famiglia. Da allora si son perse le tracce della donna. Le figlie, Elena e Marika, hanno sempre escluso l’ipotesi di un allontanamento volontario e nel 2021 hanno ottenuto la riapertura delle indagini. Il loro racconto parla di difficoltà economiche, della dipendenza dal gioco del bingo che aveva portato Paola a indebitarsi e delle pressioni esercitate dal compagno per ottenere denaro. La richiesta di riapertura del caso è stata sostenuta anche dall’associazione Penelope. Elena e Marika vogliono che si faccia piena luce sulla vicenda.
Il compagno, da subito al centro dei sospetti, inizialmente aveva negato di conoscere la donna. Poi, quando i tabulati telefonici lo collocarono a Licata proprio nel giorno della scomparsa, cambiò versione: ammise di conoscerla ma sostenne di non avere avuto con lei alcuna relazione sentimentale. Una spiegazione che non ha mai convinto del tutto gli inquirenti. L’inchiesta, portata sul campo dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, prosegue. Nei prossimi giorni saranno ascoltate altre persone informate sui fatti. Sulla scomparsa della donna si è occupato più volte anche il programma di Rai Tre “Chi l’ha Visto”.
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