“È strano non trovare il Giornale di Sicilia in edicola, e’ accaduto in questi giorni, speriamo che ci ritorni con continuità”.
La Cisl agrigentina solidarizza con il comitato di redazione e i giornalisti che lottano da diversi mesi con lo spettro della perdita del lavoro.
“La cassa integrazione, si legge, e’ uno strumento di sostegno al reddito per i lavoratori e come tale deve essere utilizzato, la riduzione della retribuzione corrisponde ad una proporzionale riduzione dell’orario di lavoro, non può essere diversamente. La crisi economica, le politiche di inasprimento fiscale sui quotidiani stanno mettendo a dura prova uno dei lavori più belli ma anche tra i più difficili quella del giornalista. La carta stampata ancora oggi e’ il mezzo di comunicazione principale per diffondere notizie e informazioni di qualità, il mondo digitale la velocità della notizia (gratuita) e lo scoop a tutti i costi ci hanno fatto perdere l’abitudine di comprare il quotidiano in edicola per gli approfondimenti”.
“Tuttavia, prosegue la nota a firma di Maurizio Saia, il mondo della carta stampata non può essere arrivato al suo epilogo. Serve un nuovo modello di informazione per battere la crisi, da cui si può uscire con una strategia comune che veda insieme editori, giornalisti e sindacati, che si rivolga al governo italiano chiedendo una azione di garanzia, come avvenuto in Francia attraverso misure di accompagnamento alla trasformazione aziendale integrando carta stampata e digitale”.
“Lo sciopero, conclude il Segretario della Cisl agrigentina, è la estrema conseguenza che penalizza tutti, ma può diventare con un po’ di buon senso il punto di inizio per riaprire le trattative, gli editori comprenderanno che la soluzione dei problemi non può partire dal taglio del patrimonio che ha determinato il loro successo, la redazione e i giornalisti”.