Tra le misure introdotte dal governo Draghi per far fronte alla pandemia c’è anche l’estensione dell’obbligo di indossare, in alcuni casi , le mascherine Ffp2, per le quali la struttura Commissariale guidata da Figliuolo e le Associazioni di categoria hanno trovato l’intesa per il prezzo calmierato di 75 centesimi di euro l’una. Non sorprende, dunque , in questi giorni la corsa all’acquisto delle mascherine Ffp2 in farmacia. “C’è stato senz’altro un aumento della richiesta e delle vendite”, dice Federfarma. Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, queste mascherine hanno un potere filtrante «alto» che non solo impedisce la trasmissione di virus e batteri alle persone vicine e all’ambiente, ma impedisce anche a chi le indossa di essere infettato da persone o ambiente circostante. È importante che siano certificate. Per esserlo devono riportare sulla confezione o sul prodotto il marchio “CE” accompagnato da un codice di quattro numeri che identifica l’organismo che ha certificato la conformità del prodotto alla norma europea. Sarà obbligatorio indossare mascherine FFP2 per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati. Per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto. Per l’accesso e l’utilizzo di voli commerciali; navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; treni, autobus e pullman; funivie, cabinovie e seggiovie. Per le persone che hanno avuto un contatto stretto con un caso confermato positivo al Covid-19 e che, sulla base delle norme in vigore, non sono soggette alla quarantena ma soltanto all’auto-sorveglianza, fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo. Rimane possibile, invece, utilizzare le chirurgiche (anche se la raccomandazione degli esperti è sempre quella di privilegiare le Ffp2) nell’ambito delle attività economiche e sociali (ad esempio ristorazione, attività turistiche e ricettive, centri benessere, servizi alla persona, commercio al dettaglio, musei, mostre, circoli culturali, convegni e congressi).
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