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Home » FUORI PROVINCIA » Scandalo sanità, sono tre gli agrigentini indagati

Scandalo sanità, sono tre gli agrigentini indagati

21 Ottobre 2022
in FUORI PROVINCIA
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Sono complessivamente tre gli indagati agrigentini nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo, su un vasto giro di mazzette per aggiudicarsi gare da milioni di euro con Asp e Regione. Il canicattinese Cataldo Manganaro, 70 anni, di Canicattì, che fu sindaco Dc dal settembre al novembre del 1985 prima, e dall’ottobre del 1992 al settembre del 1993, è stato posto agli arresti domiciliari. Indagati, ma non raggiunti da misure cautelari, anche il figlio Salvatore di 46 anni, e l’avvocato racalmutese Calogero Mattina, di 66 anni.

Nel mirino, dove sono coinvolti gli agrigentini, è finita una gara d’appalto per la fornitura dei vettori energetici e per la gestione, conduzione e manutenzione degli impianti tecnologici destinati al servizio delle articolazioni centrali e territoriali dell’Asp 6 di Palermo, dal valore complessivo di 126.490.000 euro, per la durata di 9 anni.

Cataldo Manganaro è accusato di aver “ricevuto somme di denaro, in concorso morale e materiale con Fabio Damiani (direttore del dipartimento Gestione risorse economico/finanziarie, provveditorato e tecnico dell’azienda sanitaria provinciale 6 di Palermo), e quantomeno con il figlio Salvatore Manganaro (per i quali si procede nell’ambito di un altro procedimento penale della Procura di Palermo) da Crescenzo De Stasio (direttore unità di business Centro Sud di Siram Spa) e Angelo Montisanti (responsabile d’area di Siram e amministratore delegato di Sei Energia Scarl), per i quali pure si procede in un altro procedimento penale. A Salvatore Manganaro e Fabio Damiani sono stati consegnate somme di denaro ammontanti, in un una circostanza, a 100.000 euro e nel corso dell’esecuzione dell’appalto, almeno 592.444,47 euro, in cambio dell’omissione di atti di ufficio e del compimento di atti contrari ai doveri di ufficio, quantomeno da parte di Damiani”.

Padre e figlio, ma anche l’avvocato Calogero Mattina sono indagati anche “per avere, in concorso morale e materiale tra loro, mediante promesse, collusioni e mezzi fraudolenti, turbato la gara bandita dall’Asp di Palermo in data 5.11.2013, avente ad oggetto l’appalto per la fornitura dei vettori energetici e per la gestione, conduzione e manutenzione degli impianti tecnologici destinati al servizio delle articolazioni centrali e territoriali dell’Asp, dal valore complessivo di 126.490.000 euro”.

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