Il Capo di Gabinetto del Sindaco di Agrigento Arrestato per Presunte Irregolarità
Agrigento è sconvolta dall’arresto del capo di gabinetto del Sindaco, Gaetano Di Giovanni, accusato di presunte irregolarità durante il suo precedente incarico come dirigente dei servizi sociali del Distretto Socio Sanitario. La città è ora al centro di un vortice di polemiche e domande, mentre le indagini della magistratura cercano di fare luce su una vicenda che ha scosso profondamente la comunità locale.
Il Sindaco Franco Micciché ha rilasciato una nota stampa esprimendo piena fiducia nella magistratura e nel corso delle indagini, mentre auspica che Di Giovanni dimostri la correttezza delle sue azioni. Tuttavia, le opposizioni politiche, inclusa quella del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, non hanno esitato a sollevare interrogativi sulle scelte di nomina del Sindaco e sulla sua difesa del Di Giovanni, nonostante le precedenti controversie legate all’acquisto di veicoli con fondi destinati alle attività scolastiche.
Il circolo “Rabat” di Legambiente ha evidenziato la necessità che il Sindaco si schieri al fianco di Di Giovanni per garantire di aver agito con trasparenza e rettitudine nelle azioni amministrative, mentre il Codacons di Agrigento ha ribadito le sue precedenti denunce riguardo all’operato del dirigente, chiedendo un’indagine approfondita sul Comune di Agrigento.
Anche la deputata del Movimento 5 Stelle, Ida Carmina, ha sottolineato la gravità delle accuse e ha richiesto chiarezza e trasparenza da parte dell’amministrazione comunale.
Inoltre, la deputata del Partito Democratico, Giovanna Iacono, ha definito la vicenda “allarmante”, sottolineando la necessità di maggiore trasparenza nelle procedure della pubblica amministrazione e di attenzione nella selezione degli incarichi dirigenziali.
L’On. Michele Sodano rivolge un appello al Sindaco Francesco Miccichè affinché collabori con la giustizia per smascherare la corruzione che affligge Agrigento, denunciando il nepotismo e il malaffare che danneggiano la comunità. Sodano chiede al Sindaco di agire con determinazione per assicurare un futuro migliore alla città e alle prossime generazioni.
L’indagine dei carabinieri ha portato al sequestro della cooperativa di servizi socio-sanitari con sede a Partinico (Palermo), al centro di un presunto giro di corruzione. Sono coinvolti 11 indagati, accusati di associazione per delinquere, corruzione e altri reati. Il gip di Palermo ha disposto il sequestro preventivo di oltre 50.000 euro, gioielli e della cooperativa stessa, che ha un fatturato annuo di circa 13.000.000 di euro e oltre 1250 dipendenti.
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