Imbarcazioni di scafisti sarebbero partite dal porto di Gela, o dalle coste dell’Agrigentino, per raggiungere la Tunisia e far immediato rientro con il “carico” di migranti. E’ quanto emerso dall’operazione “Mare aperto”, eseguita della polizia di Stato di Caltanissetta, che ha sgominato la banda, eseguendo 18 misure cautelari per associazione per delinquere, finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I destinatori del provvedimento sono undici tunisini e sette italiani. Il Gip ha disposto il carcere per 12 di loro e gli arresti domiciliari per gli altri 6. La base operativa dell’organizzazione era a Niscemi. L’indagine della Squadra Mobile di Caltanissetta ha svelato un sistema di “taxi” del mare, e fino a 5.000 euro per un viaggio.
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