” Non vorrei che il governo Conte arrivasse al paradosso : imporre agli stabilimenti balneari, che per definizione sono all’aria aperta, misure più stringenti di quelle previste per le altre attività di ristorazione”
Così l’onorevole Savarino, Presidente della IV Commissione, al termine della seduta nella quale sono stati auditi gli operatori del settore balneare.
“Ho raccolto alcuni spunti provenienti dai gestori degli stabilimenti balneari, li darò al Presidente Musumeci affinché porti la loro voce a Roma. Le linee guida diffuse dall’ Inail hanno messo in subbuglio il settore balneare. Servono regole semplici e tempestive che possano garantire la salute dei cittadini, senza esagerazioni che si traducano in limitazioni della libertà individuale eccessive (come il paradosso di inibire l’uso della piscina, quando tutti sanno che il cloro é un ottimo disinfettante) , o in costi abnormi ed immotivati per i gestori degli stabilimenti (come il plexiglass in spiaggia) .
Serve innanzi tutto sensibilizzare la gente a tenere comportamenti rispettosi, poi, grazie alla tecnologia, possiamo immaginare un servizio “al lettino” che non crei assembramenti, cordoni per separare i lettini e Steward addetti al controllo della spiaggia che vigilino sul rispetto delle distanze da parte della gente.
In diverse zone della Sicilia, vi sono spiagge grandi e libere, con un po’ di buon senso da parte di tutti possiamo far ripartire la stagione in sicurezza. Roma deve ascoltarci! ”
On. Giusi Savarino
Presidente IV Commissione legislativa ARS
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