Valutare fonti di riscaldamento alternative agli impianti tradizionali è utile e vantaggioso soprattutto quando la tua abitazione o il tuo ufficio hanno caratteristiche ben precise. Se utilizzi pochi ambienti in un lasso di tempo limitato, una stufa a pellet potrebbe essere la soluzione giusta per te. Ma quali sono le migliori stufe a basso consumo? Innanzitutto attenzione alla classe energetica, e in secondo luogo valuta attentamente la possibilità di detrazioni fiscali e bonus. Vediamo nel dettaglio come risparmiare.
Valuta gli ambienti
Il riscaldamento è una delle voci che più pesano nelle spese domestiche. Se non tieni sotto controllo i consumi, rischi di ricevere una bolletta davvero salata. Per fortuna esistono soluzioni alternative per riscaldare gli ambienti. Stufe a pellet o elettriche sono alcuni dei prodotti più utilizzati, ma occorre valutare le stanze in cui installarli per sfruttare al massimo le loro caratteristiche.
Se infatti devi riscaldare grandi ambienti e per un periodo tempo continuato nel tempo, ti occorrono dispositivi potenti e collegati agli impianti di aerazione. Le stufe a pellet o a biomassa sono invece ideali per riscaldare stanze e uffici per limitati periodi di tempo.
Pellet o biomassa?
Le stufe elettriche, a pellet o biomassa utilizzano combustibili “amici dell’ambiente” che riducono le emissioni dannose come potrai approfondire su https://www.miglioristufe.it. L’acquisto di una stufa portatile rappresenta un investimento nel tempo anche grazie ai ridotti consumi. Occorre valutare però attentamente le classi energetiche anche per accedere ad eventuali detrazioni e sconti. Solo i dispositivi con classi energetiche alte infatti possono ottenere le detrazioni fiscali.
Bonus e detrazioni
Per tutto il 2019, grazie alla recente proroga contenuta nel cosiddetto “Decreto Crescita” è possibile accedere alle detrazioni fiscali per l’acquisto di stufe a pellet o biomassa. Sono due le tipologie di detrazione a cui si può accedere: Bonus Ristrutturazione ed Eco Bonus.
Tramite il bonus ristrutturazione, l’acquisto di una stufa compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019, se compreso nei lavori di ristrutturazione immobili, può essere detratto in sede di Dichiarazione dei Redditi. La spesa massima ammissibile è di 96000 €, che può ottenere una detrazione fino al 50%.
L’Eco Bonus riguarda invece interventi di riqualificazione energetica su immobili: se l’acquisto, l’installazione o la sostituzione di stufe è stato effettuato in questo ambito tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019, è possibile ottenere una detrazione fino al 65% per una spesa massima di 30000€.
Esiste infine la possibilità di usufruire del contributo Conto Termico fornito dal Gestore Servizi Energetici (GSE). A seconda della zona geografica, della potenza della stufa acquistata e delle emissioni del dispositivo, il GSE può erogare un contributo che copre fino al 65% delle spese sostenute. Una volta effettuata la richiesta, se la spesa è inferiore ai 5000 Euro il contributo sarà erogato entro 90 giorni dalla presentazione della domanda. Se invece le spese superano i 5000 €, l’ente provvederà a dividere il pagamento in due tranche. La prima sarà effettuata entro 90 giorni, la seconda entro l’anno successivo alla presentazione della domanda.
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