Il prossimo 31 marzo, come già preannunciato dalle autorità civili, dovrebbe terminare lo stato di emergenza imposto dalla pandemia da Covid-19. Da quel momento, in ambito religioso, potranno riprendere cortei, processioni ed espressioni di pietà popolare. Le processioni in Sicilia, potrebbero riprendere, a partire dal 10 aprile prossimo, giorno della Domenica delle Palme, qualora , appunto, il governo italiano, il 31 marzo revochi lo stato di emergenza. Il tutto è venuto fuori nel corso della sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana, presieduta dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, nella sua qualità di vicepresidente. “Le processioni, hanno dichiarato i Vescovi, potrebbero riprendere a partire dalla Domenica delle Palme. Non si possono sparare i fuochi d’artificio mentre uomini e donne, anziani e bambini sono uccisi dalle bombe. In segno concreto di solidarietà, si invita a convertire il corrispettivo dei fuochi pirotecnici in aiuti umanitari ai profughi che saranno accolti nelle nostre Diocesi e nelle nostre Città”. A tal proposito interviene Lello Casesa che, da qualche anno, ha costituito un Comitato per il recupero delle tradizioni popolari, sottoscritto da oltre 30 Agrigentini illustri. “Il messaggio dei Vescovi- dice- e’ chiarissimo: lavoriamo, adesso, insieme per recuperare le processioni religiose a partire dal Venerdi Santo per arrivare a San Calogero nel pieno e profondo rispetto delle regole e delle indicazioni ricevute, d’intesa con le Autorità cittadine e la Curia Agrigentina.”
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