In cerca di risorse per fare a meno del gas russo, ed ecco che risorge il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle. L’amministratore delegato del gruppo Enel, Francesco Starace, ha annunciato la ripresa dell’investimento per il terminale. “L’impianto- ha dichiarato Starace- ha tutti i permessi che, per sette anni, abbiamo rinnovato anno per anno aspettando che ci fosse finalmente il via libera per questo tipo di investimento: un miliardo circa su Porto Empedocle per attrezzare la Sicilia a ricevere navi gasiere e dare flessibilità di fornitura di gas”.
In un’intervista con il Financial Times, il numero uno di Enel ha anche puntualizzato affermato che l’Europa “avrebbe dovuto gestire la propria dipendenza dai carburanti fossili, e in particolare dal gas, in modo migliore e molto più aggressivo” per ridurre la sua dipendenza dal gas russo “già molto tempo fa” Starace, secondo quanto precisa il FT, ritiene urgente che i paesi membri dell’Ue passino velocemente a altre fonti di energia per interrompere i legami con la Russia, dopo che la decisione di Putin di farsi pagare in rubli ha fatto salire ulteriormente la tensione nella guerra in Ucraina.
“Oggi è la volta della Russia, ma non ci dimentichiamo cosa accadde con la Libia dieci anni fa”. Starace sollecita i paesi europei a liberarsi dai “legami fisici” con altri paesi costruendo dei nuovi rigassificatori e affittando quelli galleggianti. E sottolinea anche l’importanza di accelerare la transizione verso altre fonti di energia rinnovabile, pur nella consapevolezza che questo non potrà avvenire da un giorno all’altro. (Fonte ANSA)
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“Quando investite un miliardo di euro per i vostri progetti, riesumando opere già bocciate dal Tar del Lazio, e con i nulla osta scaduti e non ripetibili, assicuratevi di non farlo per poli industriali che dovrebbero sorgere in un patrimonio marittimo lussureggiante che contiene anche la celeberrima Scala dei Turchi, a due chilometri dal patrimonio Unesco Valle dei Templi. So bene che per voi storia, cultura e natura non hanno significato di fronte alle speculazioni milionarie, attraverso le quali, senza alcuna empatia verso il pianeta e il genere umano, avete imposto un modello di sviluppo basato su inquinamento e distruzione delle risorse. Per noi, invece, storia, cultura e natura non rappresentano solo un nutrimento per l’anima, ma anche la principale fonte di economia reale basata su ospitalità e turismo. Aggiungo una nota tecnica e d’attualità: ci vogliono almeno tre anni per costruire un rigassificatore; al contrario l’opzione della nave gasiera funzionale allo stoccaggio del gas, che è già stata presa in considerazione dal Governo, riuscirebbe a lavorare a pieno regime già in 12-18 mesi. Probabilmente, già il prossimo inverno verrà introdotto il razionamento del gas e allo stato attuale non abbiamo riserve sufficienti alla stagione; pensare di risolvere l’attualissima crisi energetica puntando su di un’opera che necessita di almeno tre anni per entrare in funzione non risolve in alcun modo gli obiettivi prefissi. Contestualmente, il mondo abbandona il fossile per le energie rinnovabili e a impatto zero. Mi stupisce che lei sconosca questi concetti così basilari. Impediremo la speculazione e la distruzione del nostro territorio. Detto ciò, mi rivolgo al Governo Draghi. Mi aspetto che Presidente del Consiglio e i Ministri Cingolani e Patuanelli, in questa giostra di dichiarazioni contraddittorie, non si lascino influenzare dalle pressioni di ENEL e difendano, piuttosto, il popolo italiano e il suo patrimonio sopra ogni altra cosa”.