Al fine di tutelare la salubrità ambientale e il corretto smaltimento dei rifiuti i Carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Agrigento hanno posto in essere un’imponente attività di controllo nel territorio agrigentino, volto a verificare le varie fasi del ciclo dei rifiuti. Le attività ispettive e di indagine si svolte sotto la guida della Locale Procura della Repubblica e hanno posto fine ad un reato in danno all’ambiente di elevate dimensioni.
È stata infatti bonificata con oneri a carico della ditta un’ex cava di circa 21.000 mq. destinata ad essere un’operazione di recupero ambientale che invece si era trasformata in un ulteriore abuso in danno all’ambiente.
I particolari nel corso di una conferenza stampa, presieduta del comandante carabinieri del Centro Natura di Agrigento, Vincenzo Castronovo.
La frazione umida dei rifiuti infatti, a seguito di un prescritto periodo di trattamento, può essere trasformata in concime naturale detto compost e con il materiale avente queste caratteristiche doveva essere colmato il vuoto di cava sul quale dovevano essere impiantate colture agrarie.
Non è sfuggito però ai militari diretti dal sostituto procuratore Elenia Manno, che ad essere stato stratificato alternativamente a banchi di argilla nella ex cava non era compost ma rifiuti solidi urbani indifferenziati. Dall’esame del profilo del terreno infatti i militari hanno rilevato lattine, bottiglie in plastica, bidoni, ceramiche, laterizi, paraurti di automobile e persino ornamenti funerari in marmo.
Per la caratterizzazione del rifiuto i militari hanno richiesto il supporto tecnico-scientifico dell’ARPA di Agrigento che ha caratterizzato il rifiuto interrato e prelevato campioni di acqua per verificarne le caratteristiche chimico-fisiche.
Per le violazioni al testo Unico Ambientale furono sottoposte a sequestro l’intera area e delle 2 macchine operatrici mentre compivano le operazioni di interramento.
Il controllo effettuato aveva portato al deferimento di tre persone con ruoli di responsabilità all’interno della Ditta. Dopo un anno e mezzo circa ed una attenta quanto meticolosa attività di controllo nella settimana appena trascorsa sono state ultimate le operazioni di bonifica del sito ed è stato ricostituito lo status quo ante. Continua a rimanere alta l’attenzione per l’ambiente da parte dei militari dell’Arma nell’intero territorio agrigentino. I DETTAGLI NEL VIDEO
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