Il pubblico ministero Giulia Sbocchia ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 16 imputati con le accuse a vario titolo di abuso di ufficio, omissione di atti di ufficio, inquinamento ambientale e danneggiamento. Per altri due, invece, è stata sollecitata una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. La vicenda è quella relativa ai reflui fognari dei cinque impianti di sollevamento, che senza alcun trattamento, sarebbero finiti nel mare di Lampedusa.
Il processo è in corso di svolgimento davanti al giudice del tribunale di Agrigento Giuseppa Zampino. Si torna in aula il 10 e il 17 maggio per le arringhe dei difensori, fra gli altri gli avvocati Giuseppe Scozzari, Nicola Grillo, Vincenzo Caponnetto e Luigia Di Fede.
Sul banco degli imputati siedono gli ex sindaci dell’isola, Salvatore Martello e Giusi Nicolini; Sonja Nunziatina Cannizzo; Mattia Mondello; Emanuele Mondello; Luigi Fidone; l’ingegnere Salvatore Stagno; Marco Lupo; Maurizio Pirillo, Salvatore Cocina; Manlio Maraventano, Francesco Brignone; Calogero Fiorentino; Felice Ajello; Marcello Loria; Giovanna Taormina; Giuseppe Tornabene, e Giuseppe Dragotta.
Il pm Sbocchia ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati a eccezione di Cannizzo e Lupo le cui accuse sarebbero prescritte.