Il pubblico ministero di Agrigento Gaspare Bentivegna, ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio a carico di un trentacinquenne medico in servizio al Poliambulatorio di Lampedusa per il reato di omicidio colposo. La vicenda è legata alla morte di Fatoumata Bamba, una ventiseienne della Costa d’Avorio, deceduta per una embolia polmonare il 18 febbraio dello scorso anno nell’ambulatorio dell’Hotspot di Lampedusa poche ore dopo essere arrivata sull’isola con un barchino insieme al marito.
Una morte che, secondo i consulenti della procura, poteva e doveva essere evitata. La prima udienza preliminare è fissata per il prossimo 18 settembre davanti il gup del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo. L’imputato è difeso dall’avvocato Salvatore Bonnì, mentre il marito della vittima è rappresentato dagli avvocati Leonardo Marino e Angelo Farruggia.
Fatoumata Bamba, madre di due bimbi, aveva cominciato a sentirsi male proprio nell’infermeria dell’hotspot dopo essere stata dimessa dal Poliambulatorio di Lampedusa. Per i consulenti del pubblico ministero: “Si può ritenere che una condotta alternativa da parte del medico avrebbe, con elevata probabilità, scongiurato il decesso”.
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