Decine e decine di vigili del fuoco, protezione civile, forze dell’ordine e volontari, anche oggi, hanno preso parte alle ricerche di Marianna Bello, la trentottenne di Favara “inghiottita” dall’alluvione che si è abbattuta su Favara l’1 ottobre scorso. E anche l’ottavo giorno di ricerche si è concluso con un nulla di fatto. Ma da oggi e almeno fino a domenica prossima come ha confermato il prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, la “macchina” dei soccorritori continuerà a cercare la mamma di tre figli.
Questa mattina, al centro di coordinamento ricerche persone scomparse allestito dai vigili del fuoco in via Olanda, sono arrivati il pastore tedesco Ula e il pastore belga Klaus, delle unità cinofile dei carabinieri del centro di addestramento di Firenze, che si sono aggiunti ai cani dei vigili del fuoco. Ad accogliere le unità cinofile dell’Arma c’erano fra gli altri anche il comandante provinciali dei carabinieri Nicola De Tullio, il suo vice Vincenzo Bulla, e il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Calogero Barbera.
I due cani molecolari dell’Arma, altamente specializzati nella ricerca di persone e di cadaveri anche negli scenari più impervi caratterizzati da macerie, fango e neve, hanno cercato dappertutto iniziando dal collettore delle acque piovane nel rione del “Conzo”, per poi scendere per tutto il canalone fino al depuratore. Alcune squadre con le ruspe invece hanno scavato nel fango. Altre invece hanno svuotato le conche lungo il canalone che collega al fiume Naro con le pompe idrovore.
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