C’è fermento sul tema “riaperture”. Il Governo nazionale pensa di poter cambiare qualcosa il prossimo mese di maggio, ascoltando le richieste di Fipe Confcommercio, consentendo così di lavorare la sera con prenotazione obbligatoria, privilegiando gli spazi all’aperto e per chi non li ha consentire l’ingresso ad un numero limitato per volta, a seconda delle caratteristiche dei locali. Sicuramente un passo in avanti. Ristoranti, pizzerie, palestre: queste e altre le attività che hanno subìto danni economici notevoli dovute al covid e alle regole che ne sono scaturite. 14 mesi di chiusure o aperture “alterne” hanno messo in ginocchio l’economia, dopo oltre un anno sono diverse le famiglie che devono far fronte al vivere quotidiano con poche centinaia di euro al mese. Tante le ipotesi e le date possibili ma molto sarà deciso dai numeri dei contagi della prossimi giorni. C’è anche chi spinge per un’anticipazione del ritorno alla zona gialla prima di maggio, già dall’ultima settimana di aprile , da lunedì 26. Gli spostamenti potrebbero essere consentiti tra regione “gialle” e con un “pass” tra regioni di colore diverso. A ribadire l’importanza del rispetto delle norme sanitarie è il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè che si dice concorde alle riaperture “ma con le dovute precauzioni”. Niente sport di contatto fisico ma pare esserci l’ok per le palestre , sempre con accorgimenti e precauzioni e sì anche alle aperture di cinema , teatri e spettacoli dal vivo. “La volontà di tutto il governo va nella direzione di verificare settimana per settimana i dati del contagio – ha detto il ministro Speranza- e costruire una modalità che consenta di far ripartire una serie di attività ma senza correre rischi e di ripartire in sicurezza.”
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