AGRIGENTO. “Firetto la smetta di fare l’anchorman e si occupi dei problemi veri della città, come la spazzatura che oltre a rappresentare un problema igienico – sanitario, deturpa l’ambiente e fa scappare i turisti. E San Leone ne sta pagando le conseguenze”. Sono arrabbiati col sindaco Firetto i commercianti e gli abitanti della zona balneare di San Leone, dove in questi giorni è scoppiata la protesta perchè – secondo i manifestanti – il quartiere è diventato invivibile.
“Abbiamo assistito alla performance del sindaco sul progetto per San Leone – dicono commercianti e residenti – ma oltre alla capacità comunicativa non abbiamo colto il senso pratico. Di quello che sarà, di come diventerà questa zona. Oppure sappiamo che non cambierà nulla e che ci ritroveremo, tra due anni, di nuovo a parlare della San Leone che sarà solo in campagna elettorale”.
Perchè ormai San Leone è diventato il simbolo di una città che non vuole cambiare. E ci si risveglia solo in campagna elettorale. “A tutto questo noi diciamo no. Basta. Siamo arrivati al limite. Non se ne può più. Dove sono le associazioni degli albergatori, quelle dei B&B, che fine hanno fatto? Perchè non dicono nulla, perchè non protestano come noi? Perchè forse sono politicamente allineati al sindaco? Basta allora che lo dicano chiaramente. E saremo noi a condurre le nostre battaglie per questa zona della città. Così come stiamo facendo”.
L’appello al sindaco è quello di fare meno proclami e di produrre fatti, per San Leone. “Vogliamo un quartiere vivibile – ribadiscono esercenti e residenti. Nulla di più”.
Al sindaco ed all’assessore all’Ambiente Hamel le risposte a questi cittadini.
Intanto, uno dei principali promotori della protesta, Andrea Barbera, ha annunciato che nei prossimi giorni una delegazione di commercianti e residenti della zona balneare di San Leone sarà ricevuta dal sindaco Lillo Firetto.