La strada che in Sicilia porta alla formazione della nuova giunta regionale e dell’Ars appare lunga a causa del nodo scrutini e dei deputati ancora in bilico. E così il neoeletto non può essere proclamato vincitore, non può convocare il nuovo Parlamento e di conseguenza non può fare la Giunta. Per Renato Schifani, neo governatore della Sicilia, sono giorni di riflessione in vista del varo della squadra di governo. Ha incontrato Forza Italia e Fratelli d’Italia e nei prossimi giorni previsto il confronto con le altre forze della coalizione di centrodestra che hanno contribuito al successo elettorale (Democrazia cristiana, Lega e autonomisti). Schifani valuta con attenzione le indicazioni dei partiti. La partita, però, è ancora agli inizi: nessun ragionamento analitico è stato portato avanti da Schifani sulla composizione della giunta né sul peso di ogni singola forza politica. Le consultazioni stanno servendo nell’ambito della collaborazione con l’intera coalizione per concordare i profili ideali. Il commissario azzurro Gianfranco Miccichè ha una sua idea: potrebbe mettere sul tavolo la carta Daniela Faraoni, un tecnico, per l’assessorato alla Salute. Ma i forzisti palermitani spingono per Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici. In giunta potrebbero arrivare Edy Tamaio o Francesco Cascio, desideroso di tornare in prima linea. E poi c’è Marco Falcone, sempre pronto a riconquistare il suo posto. La Lega potrebbe schierare Francesco Scoma oppure Orazio Ragusa, vicino al segretario regionale Nino Minardo ma si fa il nome anche di Luca Sammartino. Sembra certa la presenza in Giunta dell’agrigentina Giusy Savarino, ex portavoce del movimento Diventerà Bellissima. Gaetano Galvagno, forte delle sue 14mila preferenze, e l’assessore uscente Alessandro Aricò, appaiono sicuri di un posto in quota Fratelli d’Italia, ma l’ex presidente Musumeci propone i suoi fedelissimi Marco Intravaia e Ruggero Razza. Anche se per quest’ultimo ci sarebbero dei veti. Dall’Mpa di Lombardo potrebbe arrivare Roberto Di Mauro, e a sorpresa il giovanissimo Luigi Genovese. Infine, dalla Dc di Cuffaro, in pole position Ignazio Abbate, ex sindaco di Modica, con una delega all’Agricoltura.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp