Hanno rapinato un distributore di carburante, poi nella fuga, speronato una Volante della polizia di Stato. Infine sono stati intercettati e arrestati. Il primo ad essere ammanettato, in fragranza di reato, Alessio Taibbi, 27 anni, di Canicattì. Poco più tardi catturato anche il complice, sottoposto a fermo di Polizia giudiziaria, Gian Piero Lo Giudice, nato in Svizzera, ma residente anch’egli a Canicattì, resisi responsabili, in concorso, dei reati duplice rapina aggravata, danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, e lesioni personali. L’operazione è stata brillantemente portata a termine dai poliziotti del Commissariato di Canicattì, guidati dal vice questore Cesare Castelli, con la collaborazione del personale della squadra Mobile della Questura di Agrigento, guidato al vice questore aggiunto Giovanni Minardì. I particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa. Presente il dirigente Castelli.
I due malviventi, con il volto travisato da passamontagna, di cui uno armato di pistola, nel primo pomeriggio di giovedì, hanno messo a segno una rapina all’impianto di distribuzione di carburanti “Q8” di Di Benedetto, lungo la strada statale 122. Arraffato il bottino, poco più di 300 euro, la fuga a bordo di un furgone. Gli agenti di una Volante, hanno avuto l’intuizione giusta “agganciando” il veicolo, in un percorso alternativo alla Ss 122, noto per essere stato lo stesso, quale via di fuga, dagli autori di altre rapine ai danni del medesimo, e di altri impianti di distribuzione carburante, in una strada sterrata di contrada “Vecchia Dama”.
Nonostante il posizionamento dell’auto di servizio di traverso in modo da obbligare il conducente del furgone a fermarsi, e le evidenti intimazioni, il mezzo dei rapinatori, con grave pericolo per l’incolumità dei poliziotti, ha speronato ad alta velocità la Volante, provocando anche delle lesioni traumatiche ad uno degli agenti. Durante le fasi concitate gli investigatori hanno riconosciuto perfettamente il conducente del veicolo, in Gian Piero Lo Giudice, riuscendo altresì ad annotare la targa, accertando la proprietà del veicolo all’uomo.
La pattuglia, nonostante i gravi danni al veicolo di servizio, si è messa all’inseguimento del furgone per le vie rurali, raggiungendo il furgone, poi trovato abbandonato, in quanto danneggiato dall’urto con un’autovettura. I rapinatori, non potendo proseguire la fuga col veicolo, hanno investito, bloccato e sottratto un’utilitaria ad un anziano di Canicattì, dopo averlo colpito al volto, procurandogli delle lesioni, per fortuna non gravi. Tuttavia, dopo pochi metri, anche questa autovettura è stata abbandonata, probabilmente per un grave danno meccanico. A quel punto la decisione dei due rapinatori di divedersi. Uno dei quali Alessio Taibbi, tempestivamente rintracciato, nascosto nei pressi di un casolare di campagna, ed arrestato.
Poco più tardi gli agenti della squadra Mobile di Agrigento, giunti nelle zona per la ricerca, hanno localizzato e bloccato il presunto complice, in una casa abbandonata del centro storico, mentre stava per tentare la fuga tra i tetti delle case circostanti. Sul furgone è stata trovata e sequestrata la pistola, risultata a salve del tipo semi automatica, priva del tappo rosso, fedele riproduzione di una nota arma, utilizzata per commettere la rapina, mentre addosso a Taibbi, abilmente occultata all’interno degli slip, è stata recuperata la somma di 195 euro, ritenuto una parte del provento della rapina.
Espletate le formalita’ di rito, su disposizione del Pubblico ministero della Procura della Repubblica di Agrigento, che ha coordinato l’attivita’ investigativa, gli arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Agrigento.
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