Raffadali in attesa del Commissario straordinario, Cuffaro: “Paghiamo l’inadeguatezza politica e amministrativa”
RAFFADALI – Dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale di Raffadali per mancata approvazione del bilancio, si attende adesso la nomina del Commissario straordinario da parte della Regione Siciliana. A intervenire è il sindaco Silvio Cuffaro, che non nasconde amarezza e indignazione per quanto accaduto, puntando il dito contro responsabilità precise.
“L’ultima risposta del Presidente del Consiglio Santino Farruggia – ricorda il sindaco – mi aveva spinto a dirgli che invece di offendere chi studia, avrebbe fatto meglio a studiare. Oggi, quella frase assume un significato ancora più forte: sarà ricordato come il Presidente che ha causato lo scioglimento del Consiglio Comunale di Raffadali”.
Cuffaro ripercorre i fatti: “Oltre tre mesi fa, la Regione aveva nominato i commissari ad acta per approvare i bilanci in 179 Comuni siciliani. Raffadali, a differenza di molti altri, non ha ottemperato alla diffida. Un atto chiaro e vincolante che imponeva un termine perentorio. Non era un invito, ma un obbligo giuridico preciso, la cui violazione – come prevedeva la stessa diffida – comportava lo scioglimento dell’assise civica”.
Il primo cittadino sottolinea le responsabilità politiche e professionali: “Sorprende che tra coloro che hanno ignorato il termine ci siano figure come il Presidente del Consiglio, la segretaria del PD avv. Sabrina Mangione e altri professionisti che avrebbero dovuto capire il peso di un atto del genere. Non solo non si è deliberato, ma non si è neppure cercato di evitarne le conseguenze”.
Cuffaro aggiunge che il Consiglio, negli ultimi mesi, “era ormai in paralisi, anche su atti obbligatori come la surroga di un consigliere o l’approvazione del PEF della Tari. Atteggiamenti che hanno arrecato un danno concreto alle casse comunali e all’efficienza dell’Ente”.
“Chi ha scelto di non agire – per calcolo, superficialità o altro – porta sulle proprie spalle la responsabilità di aver trascinato l’intera amministrazione verso lo scioglimento. Se questa è la classe dirigente che si prepara a governare la città, siamo messi proprio male”.
Infine, un monito: “La conoscenza del diritto – conclude Cuffaro – non è un titolo da esibire, ma uno strumento da esercitare con rispetto per le istituzioni. Serve consapevolezza e rigore, qualità che sono mancate, generando un grave danno politico, amministrativo e d’immagine per tutta Raffadali”.
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