Dal mio diario orale…. su quello che OGGI …sembra alla ribalta della cronaca nella nostra provincia
Come da “routine” alla prese con diversi impegni ed appuntamenti, legati al servizio ordinario alla Comunità, …con ancora l’immagine negli occhi e nella mente della laboriosità degli operatori ecologici che proprio stamattina, finalmente, hanno praticato una pulitura dettagliata e straordinaria, anche con relativo spazzamento meccanico e discerbamento nella piazzetta antistante la Chiesa di S. Vito di Favara, … quasi ad ora di pranzo, mi ritiro intanto nella solitudine della mia stanzetta. E naturalmente il mio pensiero va subito ai social, per seguire la cronaca, sapere quello che è successo, rendermi conto su chi e su che cosa si trovi alla ribalta, e quindi suscitare e magari polarizzare l’attenzione dell’opinione pubblica in questa calda giornata di luglio.
E l’attenzione va subito anzitutto ad un’immagine certamente non consueta ! Una foto che ritrae Giuseppe Di Rosa, (già consigliere, vice-presidente del Consiglio Comunale, e quindi anche uno dei sette candidati a sindaco di Agrigento nelle elezioni del maggio 2015), che esprime un’eclatante protesta contro il Sindaco Calogero Firetto, lasciandosi fotografare incatenato ad un palo dell’illuminazione pubblica, proprio davanti al Palazzo di Città.
Protesta contro Firetto ci sembra la logica deduzione, anche se, in verità, un grande cartellone dice solo di chiedere “Verità e giustizia giusta”, aggiungendo che “gli agrigentini vogliono sapere da chi sono amministrati”.
La cronaca spiega che trascorsi i 120 giorni previsti dalla normativa, la città, a giudizio di Di Rosa, è impaziente ed è in attesa di leggere la sentenza della Corte dei Conti sull’operato di Firetto quando era Sindaco di Porto Empedocle, prima di candidarsi a Sindaco di Agrigento, ottenendo un largo consenso degli agrigentini al primo turno, senza bisogno di andare al ballottaggio.
Ci viene subito da pensare che non si possa, né si debba pensare ad una giustizia “ad personam”, ma solo di un normale ritardo dovuto sicuramente a validi motivi. Non solo….che convenga anche allo stesso Sindaco Firetto, nell’interesse personale e per la città, che si conosca al più presto il parere dei giudici per eventuali decisioni di conseguenza.
Ma dopo questa immagine di Di Rosa incatenato, subito la mia attenzione come penso di larga parte della nostra provincia, si è concentrata e continua in queste ore a concentrarsi sulle meravigliose immagini dell’evento di solidarietà che si è svolto a Favara nelle primissime ore del mattino.
Al centro don Marco Damanti con la maglietta arancione
Cioè la massiccia partecipazione alla marcia di oltre 400 podisti, che accogliendo l’invito di alcune benemerite Associazioni locali, così come in alcune centinaia di città nel mondo, si sono oggi dati appuntamento di buon mattino e puntualmente alle 5,30 in Piazza Cavour, da dove, con l’ adesione anche dell’Amministrazione Comunale pentastellata, dopo la preghiera del giovane, zelante e dinamico parroco Don Marco Damanti, ha avuto inizio la marcia di poco più di 5 km, attraversando punti caratteristici della città, da Piazza Vespri, davanti alla Chiesa Madre, dove c’è stata una brevissima fermata per una meravigliosa foto storica di gruppo, a piazza Garibaldi, davanti alla Chiesa del Carmine, a piazza della Vittoria, alla collina San Francesco, e a “U Conzu” , per attraversare tutto il viale Vittorio Veneto, e quindi dal viale Aldo Moro per via Kennedy, via IV Novembre, via Roma, passando davanti ai “ Dammusi”, per via Zanella, Sette Cortili con la Farm, quindi a San Vito, per scendere da via Umberto e ritornare in piazza Cavour. Dove, alla conclusione non poteva mancare un ricchissimo e gustoso buffet con dolci vari, di diversi gusti e fattura, della rinomata pasticceria artigianale locale ,…latte, caffé e succhi vari di frutta…. ecc.ecc.
Una lodevole e valida iniziativa, per cui bisogna dare atto alle società sportive favaresi Asd Favara Runners ed i Fradici Runners che l’hanno organizzata, per incoraggiare e promuovere uno stile di vita attento all’arte, alla cultura, ai luoghi caratteristici del proprio ambiente, da conoscere sempre meglio e visitare a piedi e senza fretta, sottraendo tempo alla vita troppo sedentaria che spesso danneggia il fisico.
Il piccolo contributo raccolto tra i partecipanti, unitamente ad altre possibili offerte, servirà ad acquistare un defibrillatore da donare alla città.
Diego Acquisto
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