
Puntare unicamente al bene di Favara, superando le polemiche sulla situazione dell’anatra zoppa.
Una situazione questa dell’anatra zoppa, decisa dal popolo, nelle ultime elezioni amministrative dell’ottobre 2021, così come già avvenuto in passato; per cui al Sindaco eletto, il popolo non ha dato una maggioranza in Consiglio Comunale. Già in passato, con il Sindaco Lorenzo Airò questo si è verificato ! così come avvenuto recentemente con il Sindaco Antonio Palumbo, attualmente in carica; con l’unica differenza che stavolta, la sproporzione è assai più rilevante. Intanto, ricordiamo che Palumbo è stato eletto non al primo turno, ma al ballottaggio ! e di quei favaresi che sono tornati al votare al secondo turno di ballottaggio, ben il 65 per cento ha messo una croce sul suo nome, mentre il restante 35 la croce l’ha messo sul nome del contendente, cioè il dott. Salvatore Montaperto. Una persona stimata e benvoluta, il dott. Montaperto, ma che dalla maggioranza del 65 per cento, sicuramente per un intreccio di motivi diversi, è stata ritenuta meno adatta alla particolare, gravissima situazione di Favara. Come da più parti si faceva notare subito dopo l’elezione, Antonio Palumbo, persona semplice e cordiale, risultava amato e benvoluto da larghe fasce della popolazione in tutti i quartieri della Città, dato che al primo turno è risultato primo in 32 sulle 35 Sezioni ed al ballottaggio invece sempre primo in tutte e 35, con largo scarto sul pur bravo e stimato Montaperto. E alla fine Palumbo 8.557 voti – Montaperto 4656. Lo abbiamo detto a suo tempo e lo ripetiamo : Palumbo sindaco di Favara pare che in tutta Italia sia l’unico sindaco di Rifondazione Comunista. Sindaco a Favara dove il Centro-destra, seppur diviso, ha fatto registrare una forte presenza, con la Democrazia Cristiana che , rilanciata solo nei suoi valori, da Totò Cuffaro è risultata il primo Partito, seguito immediatamente e solo con qualche voto di differenza da “Diventerà bellissima” dell’allora Presidente Musumeci. Che tra i suoi molteplici impegni, aveva pure trovato qualche ora per venire a comiziare a Favara in favore di Montaperto. E questo pur nella contestuale presenza di un altro raggruppamento di centro-destra che sosteneva l’ex deputato regionale Giuseppe Infurna, che anche con una buona affermazione, non è però arrivato al ballottaggio.
Politicamente credo che sia apparso chiaro il clamoroso errore politico e strategico delle forze del centro-destra, incapaci di operare in unità di intenti, con evidente disapprovazione e condanna popolare. Come le urne hanno impietosamente manifestato. Intano, nell’ottobre 2021 a Favara oltre alla soddisfazione diffusa per l’elezione di Palumbo, veniva allo scoperto anche un’ espressione di meraviglia che faceva dire a tanti: “ Come sono cambiati i tempi…”. Un sentimento generale, allora colto anche dall’on. Angelo La Russa, storico esponente della Democrazia Cristiana favarese , che, tuttavia, plaudendo alla decisione popolare, – ricordiamo – … si è pubblicamente congratulato con il comunista Antonio Palumbo. Non solo ! si è messo pure a disposizione per il bene della città.
Il segnale che veniva da Favara era comunque chiaro e valido ! per dire che davvero tutti i muri risultavano abbattuti, anche se ancora ci sarebbe sicuramente stato chi avrebbe preferito non capirlo. Il messaggio chiaro era ed è, che si può e si deve lavorare assieme per il bene della Città. A Favara come altrove ! ognuno nel suo ruolo, mettendo davvero al di sopra di tutto il bene comune. Come al tempo del Sindaco Lorenzo Airò, in cui ci fu un momento di aspra incomprensione, con l’onorevole Giuseppe Infurna, che in Consiglio Comunale aveva allora una larga maggioranza. Tuttavia per il bene di Favara, fece un passo indietro, così come lo stesso Airò che chiese pure pubblicamente scuse per un linguaggio davvero inappropriato che aveva usato.
Favara, oggi come allora, ha la possibilità di essere all’avanguardia di un esperimento, di rinnovato impegno di politica davvero nuova, rapportata ai tempi, a servizio esclusivo del bene comune e dei cittadini. Il frutto allora dell’accordo raggiunto tra il Sindaco diessino Lorenzo Airò ed il deputato regionale di AN Giuseppe Infurna, – (eravamo nei primi mesi del 2005) – fu un pubblico manifesto affisso a firma dell’allora assessore diessino Giovanni Mossuto e dello stesso Sindaco Lorenzo Airò, con cui si comunicava alla cittadinanza di Favara dei finanziamenti ottenuti per ben 16 milioni di euro, per una serie di progetti finalizzati a migliorare la qualità della vita a Favara. Un risultato “…eccezionale – come scritto testualmente nel manifesto – con il concorso sinergico tra Amministrazione attiva, uffici municipali, Consiglio comunale…. però “ottenuto con l’apporto dell’on. Giuseppe Infurna”. Un’esplicita precisazione quest’ultima, del positivo apporto dell’on. Infurna, che la diceva davvero lunga sugli sviluppi di una situazione che solo qualche mese prima sembrava giunta ad una rottura insanabile. Noi siamo convinti che Favara, allora come adesso, può diventare un esempio virtuoso, di unità e di concordia tra forze politiche opposte, nel superiore interesse del bene comune. AUGURI ! Bisogna essere all’altezza di questo messaggio.