Revocati gli arresti domiciliari nei confronti di Salvatore Di Caro, 49 anni di Favara, coinvolto nell’inchiesta denominata “Sex indoor”, effettuata dai poliziotti del Commissariato di Caltagirone, e dalle Squadre Mobili di Agrigento e Catania, che ha portato anche alla chiusura di 4 case di appuntamento, in cui si esercitava la prostituzione, e bloccato un “giro d’affari” illegale stimato dagli investigatori in circa 130 mila euro l’anno. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Caltagirone Giuseppe Tigano, accogliendo l’istanza dell’avvocato Monica Malogioglio.
A Di Caro applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e l’obbligo di firma. Il favarese – secondo l’accusa – aveva il compito di reclutare le prostitute, introdurle nel florido mercato Calatino, e occupandosi di accompagnarle in alcuni dei quattro immobili, dove si sarebbero svolti gli incontri a pagamento. Durante l’interrogatorio di garanzia il 49enne ha respinto le accuse affermando di essere soltanto un tassista e di aver accompagnato una sola volta due sudamericane all’indirizzo da loro richiesto.
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