I giudici del Tribunale del Riesame di Palermo, in accoglimento del ricorso presentato dal legale difensore, l’avvocato Giuseppe Vinciguerra, hanno revocato gli arresti domiciliari a carico del sessantaduenne palmese Vincenzo Mangiavillano, raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, applicandogli l’obbligo di firma.
Mangiavillano, e due rumeni, Negrita Pardaian, 46 anni, residente a Canicattì; e Ionel, Bichinet, 30 anni, rumena, residente in provincia di Crotone, erano stati arrestati nell’ambito del blitz denominato “Rege Manex”, scattato nel mese di settembre scorso, condotto dai poliziotti del Commissariato di Palma di Montechiaro, diretti dal dirigente Tommaso Amato, con il coordinamento del sostituto procuratore Elenia Manno, titolare del fascicolo d’inchiesta.
Un quarto indagato, ancora oggi, risulta irreperibile. Complessivamente cinquanta le persone iscritte nel registro degli indagati, quasi tutte per l’ipotesi di reato di favoreggiamento alla prostituzione.
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