E’ di qualche giorno fa la notizia, non nuova a dire il vero, che il Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio di Agrigento scoppia. A denunciare la vicenda, in ultimo era stato il consigliere comunale Pd di Favara, Calogero Castronovo che aveva affermato che “il reparto di emergenza è affidato a solo due medici che devono far fronte ad un’utenza dai numeri impressionanti e tutto ciò mette a rischio la stessa professionalità dei sanitari del pronto soccorso a causa della confusione che si ingenera”. Dunque, come a dire per il paziente, restare “ostaggio” della struttura in preda all’angoscia, il nervosismo e la psicosi della malattia. Sono diverse le testimonianze di chi ha dovuto recarsi al Pronto Soccorso del nosocomio agrigentino per malesseri o altro. Testimonianze, rilasciate su Facebook, come commento al nostro articolo e che appaiono come delle vere e proprie “odisee”. Eccone alcune:
– “Di recente ho avuto una violenta reazione allergica . Già per arrivare devi fare il fabaria rally .. poi si sa , il personale è carente , le stanze (2 che a mio avviso sono poche per il bacino di utenza ) In codice giallo ho dovuto attendere molto .. ero quasi in shock anafilattico . Sono entrato abusivamente e ho detto all inf : sto morendo . Preparami un antistaminico me lo faccio io, mi prendo la vena da solo, dammi il materiale ci penso io. Loro stessi erano in panico e ho notato molta disorganizzazione. C’ erano troppe persone per affrontare lo stato d’emergenza/urgenza . Qui si sta parlando della vita delle persone. Dal 2015 che leggo devono bandire concorsi .. e il sottoscritto sta facendo concorsi a palla in Piemonte, in Lombardia e altre zone del nord mentre qui timbrano per andare dal parrucchiere.. sono indignato”.
-“… Tempo fa denunciai alcune situazioni.. come le 14 ore passate in pronto soccorso per mio padre.. e per mancanza di personale portare la barella da un reparto all’altro.. “.
-“Il pronto soccorso è l’anticamera dell’inferno credetemi e lo dico per delle mie esperienze personali … e mi fermo qui”.
-“Sono stato purtroppo al pronto soccorso la scorsa settimana, appena entrato in accettazione nessuno, un solo medico per le visite e decine di anziani in barella con flebo alle braccia in attesa della visita, fortunatamente per me o meglio per mia moglie trattandosi di una sospetta frattura alla mano, abbiamo fatto retro marcia andando in uno studio privato per la radiografia e purtroppo la successiva ingessatura. Speriamo Dio di non aver mai bisogno di recarci al pronto soccorso di Agrigento, mi vengono i brividi solo al pensiero”.
C’è chi, poi, abita fuori e scrive: “Sono venuta in pronto soccorso lo scorso anno … un delirio…persone che urlavano, chi si sentiva male e era costretto a fare la fila… roba dell’altro mondo. Non dico che a Firenze sia chissà cosa, ma dall’inferno al paradiso!!!”.
Tra gli altri, si registra anche l’intervento di chi non racconta il suo personale “calvario”, ma parla di “interessi” alla base di tutti i disagi:
“Tutto cio’ accade quando non funzionano perfettamente i servizi di base, o la medicina pubblica è diventata oggetto di speculazione che tende ad ingrossare le tasche di chi le ha già piene in un sistema collegato di pubblico-privato. E poi i piani di zona socio-sanitari dove sono? I piani e proposte del comitato del distretto socio-sanitario dove sono? I rappresentati politici ed eletti negli organi di governo regionale o nazionale dove sono ? I Comuni i Sindaci gli Assessori hanno attuato il servizio di segretariato siciale ???? Verifichiamo se vi e’ la Carta dei Servizi ?? Mi sa che si sono coltivati solo interessi di pochi e non della Comunità ! I meno abbienti e la povertà che aumenta involge sempre più fasce sociali, hanno bisogno di cure ed assistenza anche all’interno delle citta’, e non hanno soldi oltre a difficoltà sociali gravi, e quindi ricorrono all’Ospedale. Lo si sa da tempo che gli Ospedali sono lazzaretti. Vergogna per quanti abbiano potuto o possono e non fanno. Ed ora coloro che hanno generato in tanti anni passati tutto ciò abbiano la dignità di non essere critici o di additare altri o essere propositivi per mantenere poltrone e prebende ancora; e tanto meno di utilizzare tale malessere per fini strumentali e speculari al loro interesse politico visto il sopraggiungere delle elezioni regionali !”