L’esaltante avvio di stagione della Moncada Agrigento ha un protagonista assoluto. Franco Ciani, al settimo anno sulla panchina della Fortitudo, fresco di nomina nazionale, è probabilmente l’uomo simbolo della squadra che in nove giornate ha totalizzato 10 punti. Frutto di cinque vittorie (due esterne) e quattro sconfitte, è sicuramente un tabellino di marcia eccellente per una squadra che, non va dimenticato, parte con l’obiettivo dichiarato di centrare la salvezza. Eppure Agrigento ha già messo sotto squadre del calibro di Tortona e Rieti e l’ha fatto lontano dalle mura amiche, dimostrando grande personalità e un ampio margine di crescita. Ciani, cittadino onorario della città dei templi, non ha mancato di sottolineare il suo stato d’animo e i segreti dei suoi successi personali, che va detto, corrispondono con quelli della società. Tutto questo in un momento in cui la Moncada ha voluto puntare, forse più di qualunque altra società, sui giovani, per un progetto che sia duraturo nel tempo e che possa tenere la società di pallacanestro agrigentina nella sfera delle protagoniste della Lega A2. “Le squadre che fanno meglio hanno progetti a lunga durata – dice il coach alla stampa – per noi è una stagione diversa dalle altre, di ripartenza, di riferimento. Un gestione economica diversa ti porta ad avere obiettivi tecnici diversi, ma non per questo meno stimolanti”. E gli stimoli non mancano per il roster, assemblato con la complicità di Cristian Mayer, il direttore sportivo della Moncada, veneto, anche lui da una “vita” nella città dei templi, ha dimostrato, anche con un budget drasticamente ridotto di saper mettere a segno i colpi giusti. Lorenzo Ambrosin, giovane guardia proveniente dalla C veneta, Simone Pepe, prelevato dalla B, Jalen Cannon, l’americano alla prima stagione in Italia ed il ritorno di Pendarvis Williams, reduce da un brutto infortunio, sembrano scommesse già vinte. Se a questi aggiungiamo la conferma del veterano Marco Evangelisti e gli innesti di altri giovani come Isacco Lovisotto e Tommaso Guariglia possiamo dire che, alla luce di quanto si è visto fino a questo punto della stagione, il mercato è stato ben condotto. Aver affidato il ruolo di playmaker al giovane siciliano Ruben Zugno e completato il roster con giovani del vivaio sta sicuramente offrendo le giuste garanzie. Scelte coraggiose, come quella di aspettare Paolo Rotondo, fermo per infortunio da un pò, ma che la società ha fatto sapere a chiare lettere che non andrà a rimpiazzare.
Un progetto che ha convinto soprattutto i tifosi che, dopo lo scetticismo iniziale, si sono subito uniti intorno alla squadra e che sono tornati a divertitisi. “Era un bel po’ che non vedevo la Fortitudo giocare da squadra, perché bisogna ricordarlo la pallacanestro è prima di tutto uno sport di squadra. E’ bello vedere questi giocatori che si aiutano l’un l’altro, lottano e danno il massimo”. Nell’opinione di Mimmo Fontana, uno dei tifosi più rappresentativi della Moncada, c’è la sintesi di quello che pensano i tifosi, che giornalmente, anche quando hanno dovuto incassare sconfitte pesanti, non hanno fatto mancare il loro apporto attraverso il dibattito, sempre vivo, sui gruppi Facebook. Fontana, di recente intervenuto in una trasmissione sportiva, ha ricordato come alla base di tutto ci sia una progettualità che convince e merita fiducia. Intanto il roster della Moncada è tornato a lavorare. C’è da preparare la prossima sfida, domenica al PalaEmpedocle arriva la Virtus Roma. (DV – dal GDS – Foto Kalos Longo)