Avviata un’indagine conoscitiva da parte dell’Antitrust sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte per la Sicilia. Lo fa sapere l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. “Alla base di questa decisione – si legge in una nota – il fatto che, in concomitanza con la ripresa della domanda di trasporto aereo passeggeri, a partire dal 2022, sono stati rilevati, da soggetti istituzionali e non, livelli di prezzo elevati in corrispondenza dei periodi di picco di domanda”.
“Le compagnie aeree adottano da anni – spiega l’Antitrust -, sistemi di definizione dei prezzi che, grazie all’uso di algoritmi e di software per il trattamento dei dati, differenziano e adattano nel tempo i costi dei voli. Negli ultimi anni il grado di automatizzazione e di sofisticazione di questi sistemi è notevolmente aumentato, sia per la crescita esponenziale delle informazioni trattabili sia per l’evoluzione tecnologica”.
L’attività di indagine riguarderà i possibili effetti negativi sul funzionamento del mercato e sulle condizioni di offerta ai consumatori legati all’uso degli algoritmi di prezzo, nel contesto di riferimento. L’indagine approfondirà anche le modalità di comunicazione al pubblico dei prezzi dei biglietti aerei e delle loro diverse componenti.
Nel frattempo la Regione Siciliana ha incassato le prime due adesioni alla misura contro il caro-voli che prevede da dicembre sconti dal 25 al 50 per cento per i residenti in Sicilia. La prima a dire di sì è stata Aeroitalia e subito dopo Ita Airways: entrambe le compagnie hanno preannunciato la decisione direttamente al presidente della Regione Renato Schifani e nelle prossime ore aderiranno formalmente all’avviso pubblicato dall’assessorato ai Trasporti.
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