Un fiume di parole e di idee ha attraversato questa mattina la conferenza stampa della Fondazione Agrigento 2025, durata oltre due ore, per raccontare lo stato dell’arte e i progetti che accompagneranno la città nel suo anno da Capitale italiana della Cultura.
A guidare l’incontro è stata Maria Teresa Cucinotta, presidente della Fondazione, che ha voluto rimarcare il legame profondo tra i progetti presentati e il territorio:
“Non è vero che sono iniziative calate dall’alto – ha detto – al contrario, cercano il contatto con le comunità locali. Vogliamo che finalmente si comprenda il senso profondo di questa Agrigento Capitale della Cultura, che non è solo un titolo, ma un modo di essere e di fare”.
Cucinotta ha ricordato che alcuni progetti sono già in corso, come quello partito a gennaio, mentre il grosso del programma prenderà forma da questo mese a fine anno.
I progetti dei prossimi due mesi sono stati illustrati dal direttore della Fondazione, Giuseppe Parello:
“Si avvia il progetto Portinerie, tende a supportare i territori nella costruzione di una rete di rapporti a servizio dei cittadini, a servizio delle attività di tipo culturale ma anche di tipo sociale che possano in qualche modo sopperire o incrementare le attività di comunità, che hanno il senso anche di sviluppare le identità di ciascuna comunità.
Le periferie hanno problemi di rapporto tra di loro e il centro storico, quindi da oggi è partito un approccio e delle analisi per individuare i bisogni e le prospettive di sostenibilità per realizzare progetti innovativi.
Abbiamo coinvolto il Gran Forum di Vienna, una delle istituzioni musicali più importanti al mondo. Il progetto si articola in tre fasi:
- 26 aprile, al Teatro Pirandello, con l’esecuzione di brani di musica contemporanea.
- 1° maggio, azione di interazione urbana: i musicisti suoneranno nei luoghi simbolo della città, tra cui la Biblioteca Lucchesiana.
- Infine i simposi: una maratona musicale di 7 ore al Teatro Civico.
L’altro progetto è Hospitium, già in corso a Lampedusa. Un’artista austriaca si interroga sulle mutazioni sociologiche e antropologiche legate al fenomeno migratorio.
L’opera coinvolge la comunità in un percorso di solidarietà, tra arti visive e installazioni luminose, culminando in una cena sociale.
Dal 1° maggio, al Teatro di Racalmuto, prenderà il via CEDAS, progetto teatrale che esplora il rapporto tra teatro e spazio pubblico. Attori e musicisti del territorio collaboreranno con compagnie italiane e istituzioni polacche per una grande occasione di crescita e confronto.
Accanto alla Fondazione, anche i grandi protagonisti della scena culturale agrigentina:
il Teatro Pirandello, la Soprintendenza, il Mudia, il FAI, il Parco Archeologico della Valle dei Templi, il Polo Universitario. Una rete di collaborazione per una visione concreta del fare cultura ad Agrigento.
La Fondazione Teatro Pirandello, rappresentata da Salvatore Prestia, ha annunciato eventi per le scuole da aprile a maggio e il ritorno della stagione con Gente di facili costumi (con Flavio Insinna) e il concerto di Claudio Baglioni a fine ottobre.
Il 17 maggio, concerto finale con il Conservatorio Toscanini di Ribera.
Per il Mudia, don Pontillo ha sottolineato l’impegno della Chiesa agrigentina, con attività legate alla Settimana Santa, a San Calogero, al Giovaninfesta (1-3 maggio a Lampedusa).
In arrivo anche una mostra dai Musei Vaticani, parte del progetto Arte e Fede.
Il professor Tuzzolino, per il Polo Universitario, ha ricordato che 14 atenei italiani stanno lavorando su Agrigento.
A ottobre prenderanno forma iniziative con il mondo accademico e la comunità locale. L’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) porterà ad Agrigento il Compasso d’Oro.
Il 28 aprile parte il workshop “Radici: da Empedocle al Welfare di Comunità”, e l’8 maggio si parlerà di mobilità e sradicamenti a Villa Genuardi.
Il 9 maggio, un incontro dedicato allo sport.
Sono infine intervenute Valentina Caminneci per la Soprintendenza ai Beni culturali e Federica Di Salvo, direttrice della Colimbetra, che ha annunciato 80 giornate di iniziative nel Giardino della Valle dei Templi.
Ha concluso i lavori il sindaco Giovanni Miccichè:
“Quest’anno c’è più voglia di fare cultura. Molte iniziative nascono dal fatto che Agrigento è Capitale della Cultura. Coinvolgeremo associazioni, enti e realtà culturali grazie a un bando regionale da 300 mila euro”.
A margine, Giuseppe Parello, direttore generale della Fondazione, ha confermato:
“Le potenzialità sono evidenti. Serve metterle a terra con un lavoro condiviso. Ci sono tutte le condizioni per fare bene”.
La macchina organizzativa è quindi pronta a entrare nel vivo. Agrigento è sul punto di vivere una stagione irripetibile, finalmente a misura della sua gente.o è sul punto di vivere una stagione irripetibile, ma stavolta – ed è la vera sfida – a misura della sua gente.
Agrigento 2025, Cucinotta: “Progetti a contatto col territorio, da aprile il via al cuore del programma”
Agrigento 2025 apre una nuova stagione di cultura condivisa, tra suoni, memorie
e paesaggi che si fanno racconto.
Dalla musica contemporanea al teatro partecipato, passando per la riflessione sull’ospitalità a Lampedusa. Sono questi alcuni degli eventi in programma per Agrigento Capitale italiana della cultura 2025 che prenderanno il via tra aprile e maggio e che, in alcuni casi, proseguiranno per
il resto dell’anno.
Progetti capaci di mettere in relazione linguaggi e vissuti diversi, generando esperienze collettive di ascolto e trasformazione.
Gli appuntamenti sono stati presentati questa mattina durante una conferenza stampa che si è
tenuta nei locali del foyer “Pippo Montalbano” del Teatro Luigi Pirandello alla presenza del
presidente della Fondazione Agrigento 2025 Maria Teresa Cucinotta, il direttore generale Giuseppe Parello, il sindaco di Agrigento Franco Miccichè, l’assessore alla Cultura Costantino Ciulla, il direttore generale della Fondazione Teatro Luigi Pirandello Salvo Prestia, il
responsabile dei Beni culturali dell’arcidiocesi don Giuseppe Pontillo, il presidente del Polo territoriale universitario di Agrigento Giovanni Tuzzolino, per la Sopraintendenza dei beni culturali di Agrigento Valentina Caminneci in rappresentanza del soprintendente Vincenzo Rinaldi, e la direttrice del giardino della Kolymbethra Federica Salvo.
Elenco dei progetti presentati:
La Cultura dell’Ascolto – Klangforum Wien ad Agrigento
Con la partecipazione straordinaria del Klangforum Wien, tra i più autorevoli e innovativi
collettivi musicali del panorama contemporaneo, La Cultura dell’Ascolto si afferma come uno
dei progetti cardine di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Pensato per offrire alla
città e ai suoi abitanti un’esperienza immersiva e profonda nel mondo del suono, il progetto
nasce da una Call for score internazionale.
Sette compositori, selezionati attraverso questo bando, hanno lavorato fianco a fianco
con i musicisti del Klangforum in un percorso condiviso di ricerca, creazione e ascolto.
Il programma si articola in tre appuntamenti:
- 26 aprile: concerto sinfonico New Music – New Horizons, al Teatro Pirandello
- 1° maggio: Urban Interactions, performance musicali diffuse nel centro storico
- 3 maggio: Symposion, maratona musicale di sette ore al Teatro dell’Efebo con degustazione
Entrambi gli eventi del 26 aprile e 1° maggio sono gratuiti (prenotazione su: agrigento-biglietti.com),
mentre la serata del 3 maggio è a pagamento e su prenotazione.
Hospitium – Lampedusa tra accoglienza e immaginazione
L’artista austriaca Tanja Boukal porta a Lampedusa un progetto che riflette su ospitalità, confini
e identità europea.
Hospitium nasce in un luogo-soglia e costruisce uno spazio di dialogo tra residenti, migranti, turisti e
artisti, con laboratori, residenze e installazioni.
- 21-25 aprile: Repairment Festival, pratiche partecipative, tavole rotonde, performance
- In estate: Bridge of Light, illuminazione simbolica di via Roma e Molo Favaloro
- In autunno: mostra Nessun’Isola al Museo Archeologico delle Isole Pelagie
Il progetto proseguirà per tutto l’anno.
Portinerie di Comunità – Rigenerare legami e partecipazione
Primi incontri in corso con associazioni e istituzioni locali.
Le Portinerie di Comunità nascono per contrastare l’isolamento sociale e culturale, creando
luoghi aperti, inclusivi e partecipati.
Offrono servizi di supporto quotidiano: orientamento, aiuto scolastico, corsi di lingua,
attività culturali e laboratoriali.
Ad Agrigento, il progetto vuole rafforzare il tessuto sociale, valorizzare storie locali
e costruire nuovi spazi di comunità.
Coordinato da Antonio Damasco, raccoglie memorie, ritualità e storie per immaginare nuove forme
di cittadinanza culturale e rigenerazione urbana.
Cesdas – Traiettorie di Collisione
Una piattaforma internazionale di formazione, ricerca e produzione artistica, diretta da Andrea Cusumano.
Si fonda sull’interazione tra spazio, corpo e narrazione, ispirato al metodo “practice as research”.
Rivolto a giovani artisti delle arti performative e visive.
- Maggio: apertura della call per 15 attori e performer
- Ottobre: laboratori, incontri, masterclass e performance
con artisti internazionali: Teatr Cinema, Paul Carter, Paul Allain, Jaroslaw Fret,
Teresa e Andrzej Welmiński
Il laboratorio si chiuderà con una performance collettiva.
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