“Travisare o distorcere la verità è ormai pratica troppo diffusa. Un piccolo esempio, l’ultimo, che riguarda il PNRR e il mio giusto richiamo rivolto ai politici agrigentini di lungo corso o comunque a chi ha voce in capitolo nel parlamento nazionale o siciliano”. L’ex sindaco di Agrigento Firetto interviene dopo alcune dichiarazioni arrivare dopo il suo intervento sul piano nazionale di ripresa e resilienza. “Ho affermato e affermo ancora – dice – che in tanti anni non si sono occupati della nostra terra e che anche con il PNRR sono riusciti a farsi sfuggire un’occasione d’oro presentando zero proposte. Che cosa avrebbero potuto fare? Tantissimo. Non hanno mosso un dito. Che cosa avrei potuto far io da sindaco? Tantissimo ed ho richiamato nella mia nota e nel post di qualche giorno fa le numerose iniziative da noi intraprese o le strategie seguite e condivise anche con altri sindaci, con Anas, Rfi e Trenitalia ecc. Fermo restando che sono agli atti del Comune di Agrigento sia i tanti progetti finanziati per milioni di euro, che i numerosi progetti lasciati alla nuova amministrazione, oltreché le numerose iniziative strategiche condivise anche con altri sindaci . Chi può essere tacciato di ignavia qui? La questione da me sollevata riguardava il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il PNRR appunto, e la responsabilità politica di chi avrebbe potuto fare per Agrigento e provincia e non lo ha fatto. Ah, se fossi stato sindaco nel 2021?Un’occasione simile non ci sarebbe sfuggita. Ebbene, la proposta di PNRR fu presentata dal Governo Conte II al Parlamento il 15 gennaio 2021. Il dibattito si è concluso il 15 aprile 2021. Il Governo Draghi ha presentato il 25 aprile un nuovo testo del PNRR completamente modificato. Successivamente, il 30 aprile, il PNRR è stato ufficialmente trasmesso alla Commissione europea. Dico questo giusto per rinfrescare la memoria a chi confonde le idee alle persone per bene. Vorrei ricordare, infine, che io ho marciato sempre con coerenza nell’interesse primario della città. Chi non è stato coerente al mio programma condiviso, anzi forse non ha mai avuto intenzione di mostrare coerenza rispetto agli obiettivi del mio programma, alla fine ha cambiato strada. Così è stato sotto gli occhi di tutti. Invito chi non lo ricordasse a visionare il mio programma e confrontarlo con le cose fatte. Si renderà conto che la mia coerenza nell’interesse esclusivo della città è stata sempre massima. Non so quanti potranno usare la parola coerenza come la posso usare io.”