Perché Agrigento è la terzultima città d’Italia per qualità della vita: tra omicidi, redditi bassi e degrado ambientale
Il quadro della qualità della vita ad Agrigento, come emerge dall’indagine di ItaliaOggi e Ital Communications, è decisamente preoccupante. La città si colloca terzultima in Italia, dietro solo a Caltanissetta e Reggio Calabria, un dato che evidenzia le difficoltà economiche e sociali della provincia.
La disoccupazione femminile giovanile è tra le più alte del paese, e il livello complessivo di istruzione risulta insufficiente, contribuendo a una stagnazione del tessuto socio-economico. I redditi e le pensioni sono bassi, aggravando ulteriormente le difficoltà per le famiglie. La sanità, purtroppo, mostra numerose criticità, anche se ci sono alcune eccezioni che rendono meno drammatica la situazione. Inoltre, il fenomeno delle rapine, in particolare nelle banche e negli uffici postali, alimenta un clima di insicurezza che si riflette nella quotidianità della città.
Sull’ambiente, sebbene la raccolta differenziata sembri funzionare, ci sono numerose problematiche da affrontare. Le strade sono invase da rifiuti e discariche abusive, una situazione che peggiora il decoro urbano. In aggiunta, proliferano antenne 5G nei centri abitati, un aspetto che preoccupa molti cittadini per i possibili rischi sanitari e per l’impatto estetico del paesaggio urbano. Questi problemi sono, purtroppo, ignorati da un’amministrazione che sembra incapace di trovare soluzioni concrete per migliorare la vivibilità della città.
Nonostante alcune note positive, come il basso numero di furti e borseggi che contribuiscono a un buon senso di sicurezza nelle strade, la situazione generale appare tutt’altro che rassicurante. Le difficoltà strutturali di Agrigento rimangono e, in assenza di interventi urgenti, è difficile immaginare un miglioramento per i cittadini nel breve periodo. Le politiche locali sembrano non riuscire a rispondere alle esigenze di crescita e sviluppo che la città e la provincia richiedono, soprattutto in un contesto nazionale in cui il divario tra Nord e Sud continua ad allargarsi.
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