
“Lo Stato sta abbandonando il nostro territorio, senza che la politica faccia qualcosa per opporsi. Dopo il declassamento degli ospedali, la prevista cura dimagrante dei Tribunali, l’annuncio della chiusura dell’Agenzia delle Entrate di Canicattì nel 2017, l’abbandono degli Uffici provinciali del Lavoro non appaltando i servizi di pulizia degli uffici e ignorando i minimi requisiti di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro, ecco che si abbatte la scure sull’Inps a Licata“. Così il Segretario della Cisl di Agrigento, Maurizio Saia, a seguito della notizia della direzione regionale dell’Inps, che sta valutando la possibile chiusura di alcune sedi decentrate e tra queste c’è anche quella di Licata.
“Lo Stato, continua Saia, pensa solo a fare cassa mentre sul sito del governo italiano e’ visibile la pubblicità sulla qualità dei servizi pubblici: ” insieme per servizi pubblici migliori, la collaborazione con i cittadini e la società civile”. Ed invece,rinuncia ad erogare i servizi ai suoi cittadini,come già accaduto per i trasporti, per la gestione dei rifiuti e per l’erogazione dell’acqua, e non riesce neanche a controllare e regolare le privatizzazioni. Uno dei punti di forza del Patto per il Sud annunciato da Renzi è la Governance dei processi e gli snellimenti burocratici nella Pubblica Amministrazione e questo non lo si può fare certamente tagliando i servizi territoriali”.
Il segretario della Cisl, in riferimento poi ad una foto di gruppo che ritrae il Presidente del Consiglio, della Regione ed i Sindaci, davanti il Tempio della Concordia, conclude la nota rivolgendosi con un concreto appello proprio ai protagonisti della classe politica siciliana,consapevole che non si può assistere più al continuo deterioramento della società agrigentina e continuare a sorridere. Intanto, il Comitato provinciale INPS di Agrigento si riunirà lunedì 19 settembre e deciderà le azioni e le proposte da mettere in atto.