Che ci fossero intrecci tra la cosca mafiosa di Licata ed esponenti della massoneria era emerso velatamente dalle carte del blitz Assedio con cui i carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento fermarono 7 esponenti tra cui il boss Angelo Occhipinti ed il consigliere comunale Giuseppe Scozzari. Questa mattina un’altra operazione – denominata Halycon – è stata eseguita dai carabinieri del Ros su delega della Dda di Palermo con il procuratore Francesco Lo Voi, l’aggiunto Paolo Guido ed i sostituti Claudio Camilleri, Geri Ferrara e Alessia Sinatra.
Gli investigatori spiegano il contenuto delle intercettazioni contenute nel video diffuso dai carabinieri. Ecco di seguito la spiegazione:
1° DIALOGO
Viene sottolineata la caratura criminale di Lauria Giovanni il quale, in qualità di portavoce di Falsone Giuseppe, è stato protagonista di dinamiche associative di assoluto rilievo che hanno visto coinvolti i massimi vertici di Cosa Nostra siciliana.
2° DIALOGO
Un esponente della criminalità organizzata calabrese lamenta di non aver ricevuto il pagamento per una fornitura di droga e chiede l’aiuto a Casa Giacomo (esponente della stessa Famiglia di Licata), sottolineando come i calabresi, nutrendo rispetto per l’autorità criminale del Lauria, non intendano procedere autonomamente al regolamento di conti con il soggetto siciliano insolvente.
3° DIALOGO
I due esponenti Mugnos Giovanni e Lutri Lucio sottolineano la necessità di non utilizzare i telefoni in quanto intercettabili (quindi pericolosi come “bombe”)
4° DIALOGO
Si sottolineano le caratteristiche criminali del Lauria Giovanni: in qualità di mafioso “vecchio stampo”, il ‘professore’ rispetta le regole della c.d. “vecchia mafia” (quali il disprezzo per il traffico di droga e il divieto di uccidere donne e bambini) ma, nel contempo, è inflessibile nel punire chi si è reso responsabile di una mancanza.